Data |
Commento |
Immagine |
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Anni '50 |
Nascono i primi studi di musica elettronica
analogica. Nell'immagine, una parete dello studio della RAI
di Milano, all'epoca uno dei più forniti disponendo
di ben 9 (nove) oscillatori. |
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1955 |
Gli albori della tecnologia digitale: l'RCA
Electronic Music Synthesizer MKI e MKII Olson e Belar costruiscono per la RCA il primo sintetizzatore composto da oscillatori e filtri (sintesi additiva e sottrattiva) con controlli elettro-meccanici basati su nastro perforato. Questa macchina aveva una polifonia articolata a 4 note in tempo reale, ma disponeva anche di 12 oscillatori fissi, utili per creare accordi di sottofondo e di un generatore di rumore bianco che, filtrato, poteva produrre dei suoni percussivi. Inoltre, grazie alla possibilità di essere programmabile costituiva, in pratica, il primo sequencer della storia. Essendo basata sulla tecnologia valvolare, però, divenne obsoleta a soli 10 anni dalla sua costruzione. Nell'immagine, il modello Mark II. |
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Anni '70 |
Lo sviluppo della tecnologia digitale. Il software musicale degli anni '60/'70 girava in tempo differito su grandi computer: nella foto, l'elaboratore IBM 360 per il quale venne sviluppato il linguaggio di sintesi sonora Music360 (Vercoe 1973), antenato dell'odierno Csound. (click sull'immagine per ingrandire) |
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Anni '80 |
Il sistema 4x,
un processore dedicato progettato all'IRCAM da Giuseppe Di
Giugno e prodotto da Sogitec, permettava di sintetizzare
fino a 1000 oscillatori in tempo reale. |
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Anni 2000 |
Gli odierni sistemi musicali girano anche sui
portatili con software in grado di generare un migliaio di
oscillatori anche su macchine di media potenza. Nella foto, il portatile dell'autore equipaggiato con il software Max/MSP per la sintesi e l'elaborazione audio in tempo reale. (click sull'immagine per ingrandire) |
Data |
Commento |
Immagine |
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1935 |
Uno dei primi registratori a nastro magnetico, costruito dal gruppo tedesco BASF/AEG. Oltre a vederlo, potete ascoltarne la qualità in una registrazione d'epoca cliccando qui. | |
Anni '80 |
Un registratore multipista analogico prodotto negli anni '80: questa macchina pesava quasi 100 Kg, costava circa $10.000 e disponeva di 16 tracce. (click sull'immagine per ingrandire) | |
Anni 2000 |
Un moderno sistema di HD recording gira su un
home computer e dispone di centinaia di tracce a costo zero
se si utilizza un software open source come Ardour
(nell'immagine; click per ingrandire). |