That Goodbye è una elaborazione di
questo verso
tratto dalla poesia "Do not go gently into that goodnight" di Dylan
Thomas, letto dall'autore e tratto da una registrazione d'epoca.
In questo brano sperimento una strategia compositiva che annulla la
distanza fra elaborazione e composizione. Normalmente, nei pezzi basati
su frammenti sonori pre-esistenti, si applicano delle idee compositive
a un certo materiale che viene elaborato e poi montato. Questo perché
le elaborazioni sono, per così dire, istantanee: si prende un frammento
di (per es.) 10 secondi, lo si filtra e si ottiene un frammento di pari
durata, timbricamente diverso.
In That Goodbye, invece, le elaborazioni sono basate su particolari
tipi di loop e producono risultati di lunga durata (minuti). La
composizione, a questo punto, equivale alla scelta dei frammenti sonori
e del loop in cui devono 'rotolare'.
Mi
spiego. Per questo brano ho realizzato, in parte con CSound e in parte
con software scritto da me, delle linee di ritardo (cioè degli
echi) di lunga durata (tempi da 5 a 20 secondi) con un elemento
di elaborazione inserito nel ciclo di loop. Normalmente questo non
accade: la figura a sin. mostra lo schema di una normale linea di
ritardo composta da un delay con feedback e guadagno moltiplicativo
(indicato da *).
Quando esiste un elemento di elaborazione nel loop, esso è leggero e
finalizzato alla simulazione ambientale (es. un piccolo filtro
passa-basso che simula l'assorbimento dell'arie alle alte frequenze in
modo che il timbro di ogni eco sia un po' più cupo del precedente).
In That Goodbye, invece, ho sperimentato l'inserimento di un elemento
di
elaborazione molto forte (figura a des.), che fosse in grado di
cambiare in modo
sensibile la natura del suono, accumulando il suo effetto fino a una
completa trasfigurazione del frammento originale.
Essendo iserito nel loop, l'effetto agisce la prima volta sul segnale
originale, poi sulla sua ripetizione 'effettata', poi su una
doppiamente 'effettata' e così via, con un processo che, gradualmente,
cambia in modo drastico il frammento in input. Se si considera che i
tempi di delay partono da un minimo di 5 secondi, si può capire come il
risultato sia esteso nel tempo e in continua mutazione.
Esempi (NB: per non costringevi ad ascoltare mezz'ora di esempi, tutti
gli eventi sono accelerati rispetto al loro utilizzo
nel brano, nel senso che il delay è molto breve (circa 1 sec.) e quindi
la frequenza delle ripetizioni è elevata per cui la trasformazione
avviene nel giro di pochi secondi.).
- Elemento di elaborazione: riverbero
In questo esempio l'accumulo della riverberazione a ogni ciclo di loop
produce un alone sempre più lungo e presente per cui il riverbero si
"mangia" letteralmente il suono riducendolo alle sole frequenze di
risonanza eccitate dall'input. Il collegamento con in frammento
iniziale rimane sotto forma agogica. Sotto l'aspetto frequenziale, il
risultato dipende sia dalle frequenze presenti nell'input che dalle
frequenze di risonanza del riverbero.
- Elemento di elaborazione: filtro
Ad ogni ciclo di loop l'input è filtrato con un passa-banda a guadagno
unitario, che lascia inalterata solo la freq. di centro-banda e attenua
tutte le altre. Il suono, via via, si semplifica fino a lasciare una
singola sinusoide.
- Elemento di elaborazione: flanger
L'effetto flanger applicato a un suono si incrementa a ogni ripetizione
dando vita a battimenti di complessità crescente.
- Elemento di elaborazione: ring
modulator
Il modulatore ad anello, con modulante piazzata su uno degli armonici,
espande lo spettro e ne cambia il bilanciamento a ogni ciclo di loop.
Altri elementi di elaborazione sono:
- Inviluppo
Un inviluppo lineare a guadagno uno diventa via via più esponenziale e
percussivo essendo moltiplicato per sè stesso ad ogni ciclo di loop.
- Pitch shift
Il segnale viene trasposto di un certo intervallo ad ogni ciclo. Nel
brano ho utilizzato anche una trasposizione agli armonici, nel senso
che il segnale viene trasposto all'armonico successivo rispetto a una
fondamentale data.
Chiaramente, per tarare i parametri dei moduli di elaborazione in modo
efficace è necessario un accurato lavoro di analisi sui frammenti in
input.
That Goodbye inizia con la voce di Dylan Thomas che passa attraverso un
banco di 8 filtri passa-banda e viene suddivisa in altrettanti flussi
audio indipendenti che rapidamente si sfasano. Ognuno di essi si
infila, poi, in una linea di ritardo con tempo differenziato rispetto
alle altre (da circa 5 a circa 12 secondi). Le frequenze di taglio e la
larghezza di banda dei filtri non sono regolarmente spaziate, ma sono
state tarate sulle bande di maggiore attività del segnale e vanno da
100 a 5000 Hz.
Qui si possono ascoltare
le bande dall'alto al basso.
In questa prima fase l'elemento di elaborazione nel loop è
principalmente il riverbero che allunga il suono e lo trasfigura
distruggendo le parole e trasformandolo in bande frequenziali di
altezza differenziata. Le bande basse e medie hanno tempi di riverbero
più lunghi (fino a 6-8 secondi) e formano rapidamente delle fasce
sonore di sfondo in evoluzione su cui si muovono gli elementi più acuti.
Nella seconda fase utilizzo come input alcuni dei punti finali di
trasformazione della prima che vengono inviati a delay con processing
differenziati, soprattutto flanger, filtri, ring modulator e inviluppi.
Questi ultimi due sono i responsabili dell'emergere di suoni tipo
campana derivanti dalla trasformazione spettrale delle bande medio-alte
e dall'applicazione di un inviluppo che all'inzio è lineare e si fonde
con il resto, ma diventa più sensibile e differenziato via via che si
fa maggiormente percussivo.
Verso la fine della seconda fase parte una terza fase che inizia sulle
bande basse a cui si applicano delay con ring modulator e pitch shift
sulla scala armonica dando vita a una scalata agli armonici che si
espande ad ogni ciclo di loop.
Questa parte si risolve in una quarta e ultima fase che si muove quasi
all'indietro nel pezzo mandando in loop i risultati di varie
convoluzioni fra la frase originale e e frammenti tratti dalle tre fasi
precendenti creando una serie di fantasmi del
frammento di partenza.
Potete ascoltare il brano in streaming
cliccando qui. Durata circa 11'15".
NB: MP3 compresso a bitrate 192.