Compositore | Mauro Graziani |
Titolo dell’opera | Winter leaves |
Durata | 8’35” (reale 8’26”) |
Realizzazione | 1980 |
Organico | Nastro solo |
Programma | Music 360 |
Piste | 2 |
Prima esecuzione | 11/4/1980, Colloquio FAST Musica ed elaboratore elettronico, Milano |
Etichetta | Disco LP EDI-PAN PRC S 20-16, Roma, 1984 |
Premi | Menzione onorevole al IX Concorso Internazionale di Musica Elettroacustica di Bourges, Bourges, 1981 |
La rappresentazione tempo/ ampiezza mostra un’opera molto ricca dal punto di vista delle dinamiche. Il segnala passa continuamente dal silenzio o quasi a 10000 o a 20000. l’opera risulta dunque essere molto segmentata. | |
Il sonogramma invece mostra un’opera dal carattere ‘accordale’ con suoni dallo spettro molto ricco di componenti (presenza di linee orizzontali sovrapposte). Si nota ancora come le dinamiche siano molto variabili. Le frequenze infine vanno da 0Hz a 5000 o 6000 Hz. Ci sono anche delle linee più alte ma ciò è dipeso da alcuni difetti del vinile da cui è tratto l’ascolto. Tuttavia la rappresentazione (realizzata con il programma CoolEdit 1.2, con una finestra di Hamming, una FFT size di 8192 bande e un range dinamico di visualizzazione di 120dB) non permette di visualizzare i dettagli. Degli zoom permettono una visualizzazione più chiara. | |
Nei primi minuti del brano notiamo, anche a livello della rappresentazione, il cambiamento degli accordi l’uno sull’altro. La figura a sinistra mostra il flusso di accordi a 4’04” [pista 7]. Si tratta di quattro accordi con il primo e il secondo sovrapposti e il terzo che si trasforma nel quarto. Le linee orizzontali mostrano le componenti spettrali. Con l’analisi frequenziale possiamo ricavare anche le frequenze specifiche. |
Numero
dell'"accordo" |
Fequenza |
Spettro |
1°
accordo |
1251.6 Hz (D#5 +9) |
717 Hz – 860.4 Hz - 1039
Hz - 1254 Hz - 1505 Hz (la penultima parziale è più forte) |
2°
accordo |
1397.6 (F5) |
|
3°
accordo |
577.52 Hz (D4 –29) |
573.6 Hz – 824.6 Hz -
1111 Hz - 1541 Hz - 2222 Hz |
4°
accordo (3o + 4o, perché l’analisi non distingue tra i due) |
A sinistra: 940.52 Hz
(A#4 +15) A destra: 1586.8 Hz (G5 +20) |
Nome
Strumento |
Funzione |
Commento I caratteri normali corrispondono ai commenti che in partitura seguono il nome dello strumento. I caratteri in corsivo corrispondono a qualche istruzione all’interno delle istruzioni per la definizione dello strumento utili per la comprensione di qualche macro. |
A |
ZGSEL 3 OUT |
Dist. Freq. calcolate da
ZGDDP / Possibilità di dist. fonc. non sinusoidale in P9,
P10, P11 / Funzione d’ampiezza num. 28, 29, 30 – fisse / inviluppo –
reverb – ZGSTR |
B |
ZGSEL 4 OUT |
Dist. Freq. calcolate da
ZGDDP. Dist. Fonc. = sinusoidi / Funzione d’ampiezza num. 31, 32, 33,
34 (come gli inviluppi di Risset) / Possibile modulazione d’ampiezza in
P9, P10, P11, P12 / ZGSTR – no inviluppo – no reverb |
C |
ZGSEL 4 OUT |
In questo strumento il
contenuto armonico della funzione input / aumenta con la diminuzione di
input freq. – impiego delle funzioni da 1 a / 5 – i cambiamenti hanno
luogo secondo la tabella seguente / MIN (5)100(4)500(3)1100(2)2300(1)MAX / Dist. freq. Calcolate da ZGDDP / Sequenza di entrate di bande laterali determinata da P9 / secondo la funzione 09 – si P9.EQ.0, le prime laterali che entrano / sono quelle provocate da freq. vicine all’input freq. – in caso / contrario il processo se sviluppa in modo opposto. / OUT se P15.EQ.0, l’uscita è: INPUT (AMP.FONC.P10)+ZGSEL SIG. / in percentuale (fissa) – Input è / diffuso mentre les freq. laterali sono stereo / se P15.NE.0, i segnali nominati sopra sono sommati e dislocati in blocco |
D |
SINTESI ADDITIVA |
Questo strumento genera
dei suoni in sintesi additiva / con 5 componenti sinusoidali ottenute
con ZGADD / componenti calcolate da ZGDDP / Reverb - ZGSTR |
E |
25 COMPONENTI |
Questo strumento genera
25 componenti con operazioni / di somma e moltiplicazione tra le 5
sinusoidi generate da / ZGADD – c’è un altro filtro variabile
(Macro ZGVARYFL) |
F |
ZGSEL 4 OUT |
Come lo strumento B,
senza A.M., con ENV |
G |
PULSE |
[i
pfields P6, P7 fanno riferimento alla macro ZGDDP, i pfields P13-P17
fanno riferimento alla macro ZGSTR] |
H |
5 COMPONENTI ADDITIVE DI
CUI L’AMPIEZZA VARIA IN FUNZIONE DELL’AMPIEZZA DELLA FONDAMENTALE |
[i
pfields P6, P7 fanno riferimento alla macro ZGDDP, i pfields P13-P17
fanno riferimento alla macro ZGSTR] |
I |
GLISSANDO |
[i
pfields P18-P22 fanno riferimento alla macro ZGSTR] |
L |
COMB |
[i
pfields P4, O5, P6 fanno riferimento alla macro ZGSTR] |
M |
REVERB |
ZGSEL [Graziani Patella 1979] spiega la funzione di questa macro. L’input può essere una serie qualunque di campioni. La macro genera dei circuiti che modificano e addizionano un onda sonora in entrata (input) con un’altra onda interna alla Macro. Il segnale risultante è modulato in ampiezza da un altro oscillatore. ZGSEL può generare uno o più circuiti in serie o in parallelo [133-135]. |
|
ZGADD
somma cinque frequenze (figura seguente) controllate da ZGDDP che
calcola i rapporti tra queste frequenze secondo tre criteri differenti:
la frequenza fondamentale (Fb), la ratio o estensione spettrale e il
tipo di spettro (lineare o esponenziale). Infine la macro ZGSTR
permette la spazializzazione. |
Strumento | Numero |
ZGADD (5 frequenze) |
ZGDDP (ratio, spettro) |
ZGSEL (circuiti) |
ZGSTR (spazializzazione) |
Altro |
A |
1-6 |
3
frequenze |
3 in
parallelo |
Sì |
ENV
28,29,30 |
|
B |
7-12 |
4
frequenze |
4 in
parallelo |
ENV
31-34 (Risset) |
||
C |
13-18 |
4
frequenze |
4 in
parallelo |
Sì | Lo
spettro varia in funzione degli Hertz (F 1-5) - COMB |
|
D |
19-25 |
5
componenti |
(P6,P7,
P8) |
Sì | ENV
rise/dec |
|
E |
26-28 |
(25
compos.) * (+ et -) |
Filtro
RESON variabile con ZGVARYFL |
|||
F |
29-33 |
4
frequenze |
4 in
parallelo non osc-amp |
Amp.
controllata Spazializ. fissa |
||
G |
34-40 |
Impulsi |
||||
H |
41-46 |
5
componenti |
Sì | L’amp.
varia in funzione di Fb |
||
I |
47-56 |
Sì | Glissando |
|||
L |
57-59 |
Sì | COMB
- linee di ritardo |
|||
M |
60-65 |
Riverb. |
l’Acousmographe rappresenta la sezione che va da 39” a 1’12”. | |
La sezione 1 completa è rappresentata qui con il programma CoolEdit. La definizione dell’analisi è la stessa usata con l’Acousmographe qui sopra: una taglia di 8192 e una finestra di Hamming. Le lettere indicano i vari strumenti. |