Ma a Hollywood non hanno i consulenti?

Ho visto “Il Gladiatore” in tv (il film di Ridley Scott con Russel Crowe).
L’avevano già fatto, ma l’altra volta non l’avevo guardato bene. Stasera non avevo niente da fare e così l’ho guardato bene. Sono rimasto colpito dalla quantità di errori che contiene. Storici, militari, di ambientazione…
Alcuni sono evidenti licenze per migliorare la trama (l’imperatore Commodo non è morto in duello nel colosseo, Marco Aurelio è morto di polmonite, non ucciso) e ci passiamo sopra, ma altri sono veramente grossolani. Quelli di latino, poi, non si contano.
Va bene che sono anche laureato in storia, quindi, nonostante la memoria se vada con la vecchiaia, ne so un po’ di più di un ingegnere, ma dannazione, la maggior parte sono banalità che potrebbero essere sistemate in 2 minuti per fare un lavoro ben fatto.
Giudicate voi. Non me li ricordo neanche tutti e li cito come mi vengono in mente. Cominciamo:

  • I legionari usano il pilum come una falange greca. Errato: serviva solo per essere lanciato.
  • I legionari portano il gladio a sinistra, mentre era a destra per non intralciare lo scudo.
  • I legionari menano fendenti e tagliano braccia e gambe con il gladio. Errato: il gladio si usava di punta, non era nemmeno affilato sui lati.
  • Gli arcieri romani tirano contro i germani a parabola. Questo metodo è stato inventato da Guglielmo il Conquistatore nella battaglia di Hastings (mi pare verso il 1060).
  • I proiettili incendiari esistevano, ma quelli del film sono razzi katiuscia.
  • Il grado di generale non esisteva.
  • Le staffe non esistevano; sono arrivate con gli Unni.
  • Il termine Colosseo è medievale. I romani lo chiamavamo anfiteatro massimo (o flavio).
  • Le tigri nel circo non c’erano.
  • I tempi sono tutti sfasati: Marco Aurelio dice di avere regnato per 25 anni (in realtà 19); Lucio Vero, il bambino, all’inizio del film ha 8 anni, ma il film inizia con la morte di Marco Aurelio, cioè nel 180 e termina con la morte di Commodo, cioè nel 192 e Lucio Vero è ancora un bambino; sempre Lucio Vero, il bambino, dice di portare il nome del padre, ma l’imperatore Lucio Vero è morto nel 169 quindi il bambino non può avere 8 anni nel 180, dopo la morte di Marco Aurelio.
  • Nella tenda di Marco Aurelio si vedono libri! Non esistevano.
  • Il gladiatore è chiamato Massimo, ma dice che il suo nome completo è Massimo Decimo Meridio. Errato, avrebbe dovuto chiamarsi Decimo Massimo Meridio, perché i romani dicevano prenomen, nomen, cognomen.
  • I figli degli imperatori non venivano chiamati principi
  • Nella casa di Massimo in Spagna ci sono le bougainville che sono piante originarie dell’America del Sud importate dopo Colombo.
  • In Africa si fa pubblicità al combattimento con manifestini. Assurdo: la pergamena costava l’ira-di-dio.

Il tutto è abbastanza assurdo. È solo per la superficialità con cui si guarda un film che la cosa sta in piedi. Un libro non reggerebbe neanche 20 pagine.
Ma qualche consulente pagato due lire in una produzione da uno zilione di dollari, no?