Ecco una immagine meravigliosamente wagneriana presa direttamente dal festival di Bayreuth.
Data la temperatura, mi sembra adatta.
Tranquilli, non ci sono andato. Viene da un lungo articolo del critico del New York Times, Anthony Tommasini, in cui finalmente si affronta la questione cruciale: come vestirsi al festival di Bayreuth?
Scherzi a parte 🙂 la parte più gustosa dell’articolo è il gossip. Per esempio:
- nonostante il caldo umido, nel teatro non c’è l’aria condizionata, per timore che il rumore delle ventole possa contagiare l’acustica;
- per segnalare la fine dei vari intervalli (ogni 60 min.) appare su una balconata un ottetto di ottoni che accenna il tema principale del prossimo atto; l’estratto è eseguito una volta a 15 min. dall’inizio, due volte a 10 min. e tre volte a 5 min.
- tutto è regolato e super-puntuale: perfino i critici sono obbligati a ritirare i biglietti 60 min. prima dell’inizio.
Ma nemmeno Bayreuth si salva dai barbari. Alla fine del II° atto delle Valkirie, proprio quando Wotan sta per uccidere il perfido marito Hunding, un cellulare suona!!