Der Schall

KagelUno dei desideri di Mauricio Kagel, compositore argentino di nascita (1931), ma tedesco di adozione, è sempre stato quello di “sabotare l’ascoltatore”. Ma con Der Schall (1968) (il suono, nell’accezione della fisica), Kagel riesce a sabotare anche gli esecutori.

In questo brano, infatti, il compositore demolisce la tradizionale struttura dell’esecuzione, in cui un esecutore iper-specializzato nel proprio strumento interpreta una partitura codificata, pensata e scritta per il suddetto strumento. Der Schall, invece, è per 5 esecutori e 54 strumenti, gran parte dei quali sono totalmente ignoti agli esecutori.

Le regole del brano, inoltre, sono concepite proprio per mettere questi ultimi in una situazione per loro inconsueta: quella di avere in mano uno strumento che non sanno suonare. Gli esecutori devono cambiare strumento spesso. La partitura stabilisce che:

  1. nel corso dell’esecuzione ogni strumentista deve sperimentare un numero di strumenti pari almeno alla metà di quelli a lui disponibili e
  2. ogni strumento non può essere utilizzato per più di un terzo della durata totale del pezzo.

In tal modo si assicura che la composizione dell’ensemble strumentale cambi continuamente. Una esecuzione come questa dura circa 36 minuti e dispone di 54 strumenti che sono stati suddivisi fra i 5 esecutori come segue (riporto i nomi in inglese dalle note di copertina):

  1. Foghorn, spaghetti tube with trumpet mouthpiece, straight cornet, C-trumpet. baroque trumpet (clarino), plastic tubing with ringed joints, tromba d a tirarsi, short tube with plastic funnel, 20 meters of garden hose with plastic funnel, antilope horn, various mutes and mouthpieces.
  2. Conch trumpet, pandean pipe, 2 posthorns, hand-drum as mute, double foghorn, plastic tubing with connection piece, plastic tubing with ringed joints, trombone, various mutes and mouthpieces, nafir.
  3. Low jew’s harp, sitar, banjo, octave guitar, stoessel lute, rubberphone (rubber bands to be plucked), various gloves, bowing and plucking requisites.
  4. 6-12 organ pipes (mixtures) to be blown by mouth, 2 pandean pipes, taishokoto, ocarina, Kimuan violin (Kimuanyemuanye), bass balalaika, bass mouth-organ, 2 brass tubes, various bowing and plucking requisites.
  5. Bell-board (eight bells fixed to a board, to be bowed only), genuine Cagniard de la Tour siren (blown siren with frequency measuring device), cuckoo (a short of seesaw with two bellows, each adjustable in pitch), 4 tortoiseshelIs, nose-flute, bassdrum, telephone, 2 brass tubes, 1 musical box

Dato che ogni esecutore ha a disposizione circa una decina di strumenti e ne deve utilizzare almeno 5, è tenuto a cambiarlo mediamente ogni 7.2 minuti.

Nel 1969 il brano viene inciso per Deutsche Gramophone da un quintetto d’eccezione composto da Edward H. Tarr, Vinko Globokar, Karlheinz Botner, Wilhelm Bruck, Christoph Caskel, con la direzione dell’autore (vinile ormai fuori catalogo). È disponibile in flac qui.

Mauricio Kagel – Der Schall (1968)