Come ultimo post dell’anno, dedichiamo questa lunga improvvisazione, che sa di insetti e di palude devoniana, allo Jaekelopterus rhenaniae, il più grande artropode (insieme all’Arthropleura) che abbia mai mosso le chele sul nostro pianeta, circa 390 milioni di anni fa.
Al di là della dedica, questo è un altro brano in cui accostiamo alle sonorità sintetiche dei veri suoni di insetti che il sottoscritto ha pazientemente raccolto e pulito per una installazione fatta a Mantova l’estate scorsa. Questi suoni sono stati campionati, trasposti varie ottave in basso e rallentati, per portare in evidenza la loro struttura complessa che sfugge se li ascoltiamo alla velocità e alla frequenza a cui gli insetti li emettono e costituiscono l’ossatura della prima parte e il foreground della seconda.
- Graziani ø Mosconi – Zar di tutti gli artropodi