Ragazzi, non so se vi è chiaro, ma se questa legge sulle intercettazioni passa così com’è, è la fine della libertà di stampa in questo paese.
Oggi dicono che hanno tolto il carcere per i giornalisti che pubblicano notizie su un’inchiesta prima della chiusura dell’indagine preliminare, ma è del tutto inutile finché restano le pene pecuniarie (€ 10.000 di ammenda), le sospensive e soprattutto le pene per gli editori (fino a € 464.700 di ammenda). Per pubblicare, infatti, bisogna essere in due: un giornalista e un editore.
Ma soprattutto, saremmo il primo paese occidentale e almeno sulla carta, democratico, in cui entra in vigore una legge che impedisce a un giornalista di fare il suo lavoro, cioè pubblicare le notizie di cui viene a conoscenza.
Infine, vi rendete conto che tutti i regimi autoritari, dico tutti, di destra e di sinistra, militari e mediatici, sono passati, in primis, per una limitazione della libertà di stampa?
Tanto per finire, vi ricordo che la nostra Costituzione, all’art. 21, dice:
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.