Tellus #10: All Guitars!

Della ripubblicazione di Tellus (“rivista su audio cassetta” lanciata nel 1983 a New York) da parte di UBUWeb abbiamo già parlato.

Oggi vi presentiamo il numero 10, uscito nel 1985 e dedicato ai chitarristi della scena newyorkwese (e dintorni) dell’epoca [fra i più noti (pochi) Arto Lindsay, Glenn Branca, Lydia Lunch]. Il genere spazia dal post punk, al minimalismo, all’improvvisazione, il tutto non privo di ironia in certi brani.

Come al solito, Tellus si concentrava sulla sperimentazione, sull’anormalità e sull’estremo. 28 brani, dai 2 ai 5 minuti, in cui, a volte, è difficile riconoscere la chitarra.

Il tutto è scaricabile qui. Ecco qualche anticipazione:

La chitarra più strana

Credo che questo modello vinca definitivamente il titolo.
Si tratta di una chitarra in silicio, fabbricata alla Cornell University per mostrare la possibilità di manipolazione offerte dalle nano-tecnologie.
L’oggetto in questione è lungo circa 10 micrometri (milionesimi di metro), più o meno come una singola cellula. Ha 6 corde, ognuna spessa circa 50 nanometri (miliardesimi di metro), cioè circa 100 atomi.
Le corde, pizzicate con un nano-oggetto (in realtà un microscopio a forza atomica), vibrano producendo frequenze purtroppo non udibili.

Grande chitarra!

Questa stupenda chitarra, che oltretutto suona davvero, è stata costruita dal liutaio Linda Manzer per Pat Metheny nel 1984 e rifatta più tardi anche per Scott Chinery.
La richiesta originale di Metheny era di una chitarra con “il maggior numero di corde possibile”. Ne ha 42. Accordarla è una vera rogna.

This beautiful guitar, that really plays, has been build by Linda Manzer for Pat Metheny in 1984.
The Metheny request was a guitar with “as many strings as possible”. There are 42. Tuning is a big deal.