Una testimonianza dal tour giapponese di Suguru Goto del 2016. Il video, ripreso a Tokyo, è un collage di tre brani con musica di Suguru Goto, mentre la parte grafica è stata curata da tre diversi artisti, Patrick Defasten, Lucio Arese e Antoine Schmitt.
I brani sono:
- Body Jack, Suguru Goto music, Patrick Defasten graphics
- CsO, Suguru Goto music, Antoine Schmitt graphics
- Continuum, Suguru Goto music, Lucio Arese graphics
Come al solito mancano info dettagliate, ma si vede che tutti i brani potrebbero essere generati con uno dei classici software che accoppiano audio e video, come Max/Jitter o PD/GEM. O, almeno, volendo fare una cosa di questo tipo, userei uno di questi oppure metterei in comunicazione Max/PD e Processing. Tuttavia qui, trattandosi di collaborazioni live (a tratti si vede che ci sono due esecutori), è anche possibile che uno generi il suono e l’altro la grafica in modo indipendente (cioè senza comunicazione fra i due software), interagendo esattamente come due normali esecutori.
Nei primi due brani la parte grafica è totalmente generata dal computer. Quella del secondo si basa sulle particles e sa molto di Jitter. Tecnicamente, fra i primi due, sembra il più semplice da realizzare (NB: non voglio dire che sia un difetto, anzi. Il risultato è molto accattivante).
Il primo, invece, esibisce una notevole quantità di oggetti riuniti in una configurazione toroidale, che poi esplodono in altre forme. Le rotazioni non sono un problema perché non sono gli oggetti a muoversi, ma la telecamera virtuale (il “punto di vista”). Però la quantità di oggetti e la loro disposizione suggerisce qualche tipo di software specializzato.
Nel terzo, invece, si vedono muoversi delle forme quasi organiche, che ricordano le meduse ed è più difficile capire se abbiamo a che fare con una grafica totalmente computerizzata o con l’elaborazione di una qualche ripresa.