Era tempo che qualcuno diffondesse una nuova versione di alcuni brani del ciclo Aus den sieben Tagen, eseguendola indipendentemente dall’autore. In realtà di esecuzioni ce ne sono state, ma poche sono state registrate e diffuse, al di fuori di quelle dirette dallo stesso Stockhausen (oggi ne possiamo vedere alcune grazie a YouTube).
La difficoltà è data dal fatto che i brani che fanno parte di Aus den sieben Tagen, composti nel Maggio 1968, sono definiti dall’autore come “musica intuitiva”, cioè musica prodotta mediante l’intuizione, più che dall’intelletto.
La partitura di ciascuno di essi si compone unicamente di una breve serie di istruzioni comportamentali, spesso di carattere esoterico, che richiedono all’esecutore anche un impegno meditativo non banale, a volte tale da portarlo vicino allo stato del Buddha («…arriva a uno stato di non pensiero…»).
Un esempio è il seguente, che si riferisce a Setz die Segel zur Sonne:
Play a tone for so long
until you hear its individual vibrations
Hold the tone
and listen to the tones of the others
– to all of them together, not to individual ones –
and slowly move your tone
until you arrive at complete harmony
and the whole sound turns to gold
to pure, gently shimmering fire
Qui trovate un commento a questi brani, con tutti i testi che ne costituiscono le partiture e una intervista sulla musica intuitiva con lo stesso Stockhausen.
Ora un gruppo di improvvisatori francesi, noto con il nome di Le Car de Thon, ha eseguito tre brani pubblicati dalla netlabel Insubordinations. Qui vi faccio ascoltare la loro versione di Setz die Segel zur Sonne (att.ne: inizia pianissimo e cresce). L’intero album è scaricabile qui.
- Le Car de Thon – Setz die Segel zur Sonne
Esecutori:
Yannick Barman: trompette
Brice Catherin: violoncelle et électronique
Vincent Daoud: saxophone
Jean Keraudren: spatialisation et effets
Christian Magnusson: trompette
Benoît Moreau: clarinette
Luc Müller: percussions
Cyril Regamey: percussions
Jocelyne Rudasigwa: contrebasse