Il Tribunale del Riesame di Bergamo ha riconosciuto la validità del ricorso di Peter Sunde, uno dei tre admin della Baia dei Pirati e ha ordinato il dissequestro del sito di Pirate Bay, sequestrato, per gli utenti italiani, il 10 Agosto.
Il ricorso si basava su argomenti procedurali (il sequestro non era mai stato notificato a Peter Sunde), ma soprattutto su questioni sostanziali. La motivazione del blocco, infatti, era che Colombo-bt, il nodo italiano di Torrent a sua volta sequestrato per violazione di copyright, reindirizzasse spesso gli utenti a Pirate Bay per lo scaricamento dei file, nonché, incredibile a dirsi, il nome del sito.
Gli avvocati di Sunde hanno avuto buon gioco nel sostenere che il mero conteggio statistico degli accessi a Pirate Bay via Colombo-bt non è sufficiente a ritenere che sul sito svedese si producessero violazioni di copyright. In quanto alla faccenda del nome, non vale nemmeno pena di parlarne.
Come ha dichiarato uno degli avvocati di Sunde
Il problema è che si dispone una inibizione non sulla base di un reato posto in essere ma di una presunzione statistica allora si censura e non si sequestra