Anagamin

Nel Buddismo Theravada, Anagamin significa “uno che ritorna una sola volta”, cioè qualcuno che è sfuggito al ciclo delle morti e delle rinascite ed è destinato a reincarnarsi soltanto una volta ancora, prima del Nirvana [Britannica online].

Dal punto di vista musicale, si tratta di un brano per 12 archi composto nel 1965, una meditazione intorno a una sola nota, tema caro a Giacinto Scelsi.

Questa volta la nota centrale è il SIb che si riflette anche nell’accordatura del due violoncelli, l’uno innalzando la corda più acuta, LA, a SIb, mentre l’altro abbassa di un tono il DO grave.