Tokyo, 10-05-2011
Il primo ministro giapponese Naoto Kan ha annunciato che rinuncera’ al suo stipendio fino a quando non sara’ terminata la crisi nucleare a Fukushima. Il taglio dell’appannaggio mensile e del bonus versato due volte l’anno iniziera’ dal mese di giugno, riferisce l’agenzia stampa Kyodo.
L’annuncio e’ giunto durante una conferenza stampa nella quale Kan si e’ scusato con gli elettori per non aver saputo prevenire la crisi nucleare scoppiata all’impianto nucleare di Fukushima, in seguito al sisma e lo tsunami dell’11 marzo.
Il primo ministro giapponese ha anche riferito che il Giappone rinuncera’ all’aumento dal 30 al 50% della percentuale di elettricita’ elettrica [sic] prodotta da centrali nucleari, originariamente previsto entro il 2030.
Intanto la Tepco, societa’ che gestisce l’impianto di Fukushima, ha chiesto formalmente al governo di Tokio un aiuto finanziario per affrontare gli enormi costi dei risarcimenti alle vittime del disastro nucleare.
Assieme alla richiesta, riferisce l’agenzia Kyodo, e’ stato presentato un piano per un taglio dei costi della societa’ che comprende anche la restituzione degli stipendi del presidente della Tepco, Mastaka Shimizu, del chairman Tsunehisa Katsumata e di sei vicepresidenti.
Fonte: RAInews24