Paul-Heinz Dittrich (born 1930)
Motette für 2 Gitarren und elektronische Klänge – 1980
( MOTET FOR 2 GUITARS AND ELECTRONIC SOUNDS written 1980 )
Dieter Rumstig – Gitarre
Barbara Richter – Gitarre
Paul-Heinz Dittrich (born 1930)
Motette für 2 Gitarren und elektronische Klänge – 1980
( MOTET FOR 2 GUITARS AND ELECTRONIC SOUNDS written 1980 )
Dieter Rumstig – Gitarre
Barbara Richter – Gitarre
Morten Riis is a danish composer. His work can be characterized as an electronic music that fuses elements of sound art with a more acousmatic and electro-acoustic approach.
Lately his artistic work has focused around the investigation of the myriad of errors that can arises when workingwith analog and digital systems.
Common for all of Morten Riis’s artistic endeavours is a fascination of working on the limits of what is technological possible when finding new sound material. Pushing computers to there limits to obtain an aesthetic that emphasizes the imperfections of modern technology.
Music television an 8 channel audio/visuel installation for 8 barco cm-33 tv monitors and powerbook g4. The audio inputs from the computer are feed to the video input of the tv monitors thereby creating various patterns on screens. The sound-material (all pure sine tones) is also feed to the build-in speakers in the tv-monitors but because of different distortion phenomena introduced by speakers the original sine tones are shaped in many different ways creating many exiting timbres.
Duration:18min26sec
Mi sono spesso lamentato della scarsa considerazione della chitarra elettrica, che io considero veramente un nuovo strumento musicale dotato di enormi potenzialità sonore, da parte dei compositori contemporanei. Il fatto è che non si può pretendere che persone che negli anni del boom di questo strumento, i roaring ’60, erano già adulti e in carriera, di colpo se ne possano rendere conto. Nello stesso tempo occorre anche che si formino degli strumentisti in gradi di interpretare partiture complesse come quelle contemporanee e per di più non standard, perché non esiste ancora una semiografia condivisa dedicata a questo strumento.
Fortunatamente oggi sono ormai attivi compositori nati negli anni ’50/60 per i quali la chitarra elettrica è un dato di fatto e ci sono anche solisti che hanno cercato di valorizzare lo strumento con un lavoro di ricerca sonora che va al di là dei generi tradizionali (citiamo Fred Frith o Henry Kaiser, fra tutti).
Ermes, che ringrazio, mi ha mandato il link di Trash TV Trance, un brano di Romitelli disponibile su internet in varie interpretazioni, che mi ha colpito perché, oltre alle qualità compositive che erano già note, rivela una notevole conoscenza dello strumento e delle sue possibilità anche sul versante degli effetti, naturalmente ammesso che il tutto sia prescritto in partitura e non lasciato all’esecutore.
Premetto che non conosco la partitura, ma il confronto fra le varie esecuzioni, tutte abbastanza simili, rivela che esistono delle indicazioni precise, sia sul materiale musicale che sull’effettistica.
Non avendo la partitura, non mi sento di giudicare la qualità delle esecuzioni, comunque quella di Gilbert Imperial è la mia preferita, se non altro perché mi sembra quella registrata meglio. Le altre, comunque sono di Yaron Deutsch e di Lucia D’Errico.
Un altro video di Jon Weinel su cui, stavolta, abbiamo qualche informazione
This is my latest audio-visual work, a collage of different material created in Maya, Jitter, After Effects, Flash etc. It Uses hand-drawn animation as source material. The basic concept is to explore the idea of entoptic phenomena (spiral dot patterns experienced in altered states of consciousness), through the audio visual medium.
Un lavoro audio/video di Jon Weinel del 2005/06. Alcune idee sono interessanti, imho. Purtroppo l’autore non ci dà nessuna informazione sul brano.
Questa è la parte audio
Direct Telepathic Transmission From Mars
L’intero disco è scaricabile qui.
d’incise (al secolo Laurent Peter, svizzero) è uno di quei musicisti i cui lavori, per quanto astratti, hanno per me sempre una certa componente emozionale.
Vi segnalo questo suo album del 2008 (con tzii) di natura elettroacustica e concreta. Un collage sonoro di suoni elettronici e naturali spesso elaborati, a tratti anche inquietante, ma mai banale.
Oxymore è scaricabile dall’internet archive
Estratto: dincise + tzii – grisaille compagne
From High Zero Festival: Tomoko Sauvage And M.C. Schmidt In Concert
Surrounded by porcelain bowls, a mixer, effects pedals and bottles of Perrier, we sat rapt with curiosity as Tomoko Sauvage took the stage of the Theatre Project with Matmos member M.C. Schmidt. Sauvage poured carbonated water into the bowl closest to her, and she manipulated and looped the movements of the water itself, accented by the tranquil clinks of porcelain. Suspended above her mic stands were paper cups filled with water; she tore them ever so slightly, periodically releasing drips into the bowls below. It was an elegant (and more palatable) solution to John Cage’s chance operations, responding to random droplets with loops and delays through a mixer.
Listen to Tomoko Sauvage
More on High Zero Festival site
Agnes Heginger, soprano e Karlheinz Essl, elettronico, hanno registrato poco meno di un anno fa, all’Essl Museum in Vienna, questo disco, dal titolo Out of the Blue.
Sei brani, di cui tre collaborazioni e tre soli. Lo stile è generalmente quello della free music europea, virtuoso, ma spesso destrutturato e a tratti manierista (esiste, naturalmente, un manierismo anche nella free music).
Ma c’è almeno un brano, questo Action rituelle, inciso in duo, che, a mio avviso, trascende il genere e conquista per la sua intensità.
Il disco è distribuito dalla netlabel portoghese XS Records e liberamente scaricabile anche dall’Internet Archive.
Agnes Heginger e Karlheinz Essl – Action rituelle
Nathan Davis, nato in Alabama nel 1973, è percussionista e compositore elettroacustico. Fra le altre cose, è cofondatore del duo elettroacustico violoncello e percussioni Odd Appetite dal cui sito traiamo questo estratto da Diving Bell (2002), un brano in cui tutti i suoni sono generati “dall’umile e meraviglioso” triangolo.
È il tipo di brano che, prima o poi, invito i miei studenti a fare perché lavorare su una singola sonorità aiuta a capire che c’è un universo complesso all’interno di ogni suono.
Note dell’autore:
Diving Bell invites the listener to delve deeply into the sound of the humble and magnificent triangle. By striking the triangles at different points and with different materials, and by using a handheld microphone, I extract and re-sculpt single overtones that are present in the overall sound of the instruments, hidden sounds that are normally only apparent when one holds the triangle up to their ear, like a tuning fork. With the help of tape delay modeling software, I layer these rich overtones in a structured improvisation.
Il brano fa parte del CD Memory Spaces.
A new release from Test Tube.
Italian musician David Fungi returns to test tube with an old and curious recording. ‘Lost Lands’ was recorded nearly 10 years ago in an unusual place for doing so: a cave. Valganna, in Italy, has a series of caves well known for its acoustics, but David chose to record there not only because of that but also because a cave is a mystical an mythological place, believed to be a passage to unknown words, or unknown universes… Jules Verne, the science fiction pioneer, dreamed of it and wrote about it.
Essentially, ‘Lost Lands’ is an experimental piece which travels between a handful of different ‘ambiances’, from drone to calm and meditative based sequences, and near its end you can even feel a short sprout of soft clicks and cuts. This an excellent piece of great experimental music.
Pedro Leitão