Mi spiace dirvelo, ma è possibile, anzi probabile, che l’avvento del digitale nelle telecomunicazioni e nel multimedia equivalga a una ennesima fregata (leggi: limitazione dei diritti) per l’utente/consumatore.
Quello che segue è un esempio molto ma molto limitato rispetto a quello che si può fare e si sta già facendo.
Dunque, state guardando un film sulla vostra nuova TV ad alta definizione con schermo al plasma, quando parte l’inserto pubblicitario. Lanciando qualche maledizione ai pubblicitari e alle aziende che li pagano, annaspate alla ricerca del telecomando con l’idea di approfittarne per dare un’occhiate alle prove del gran premio di formula 1 sull’altro canale.
Impugnando l’oggetto del potere, premete un tasto… e il canale non cambia.
Inoltre, nella parte bassa dello schermo appare in sovraimpressione un messaggio il cui contenuto è, in sintesi, il seguente:
“Tranquilli, il vostro telecomando non è rotto. In base alla nuova politica di questa emittente, la funzione di zapping viene disabilitata durante gli spazi pubblicitari. Dovete capire che questa emittente vive solo grazie alla pubblicità e solo così sarà in grado di offrirvi nuovi e più entusiasmanti programmi. Il vostro telecomando riprenderà pienamente la propria funzionalità al termine dello spazio pubblicitario. Vi ringraziamo per la collaborazione”
Il bello è che la cosa non coinvolge solo chi sta guardando in diretta il programma. Il vostro amico che ha pensato bene di vedersi le prove del gran premio e registrare il film sul nuovo DVD recorder, non si salverà. Negli spazi pubblicitari, infatti, sarà disabilitata la funzione di avanti-veloce.
Non è fantasia e nemmeno pessimismo. È un nuovo brevetto Philips che sta facendo proseliti (vedi Punto Informatico).
Ora considerate che questo è un esempio molto limitato di quello che si sta facendo nel campo del controllo. Quello a cui si vuole arrivare è:
- musica, film e altri contenuti multimediali blindati, non copiabili e possibilmente nemmeno prestabili (e questo è il DRM: digital rights management)
- computer blindati mediante tecnologia TC (trusted computer) che possono consentire soltanto l’accesso o l’esecuzione di software specificamente autorizzato.
Cominciate a preoccuparvi un po’. Date un’occhiata a NO1984.
I’m sorry, but the digital revolution in telecommunication and multimedia is very likely to have a dangerous effect (i.e. right limitations) on users/consumers.
This is a simple and limited example:
Well, suppose you are looking to a movie on your new digital HD TV. The commercial starts and you search for the remote controller to switch to another channel.
You push the button… and the channel don’t change. Moreover, a message appears on the screen:
“Be cool, your controller is good, but following the new policy of this TV station, your remote controller is disabled during the commercials broadcasting. Please, consider that this TV station needs the commercials incomes to offer new and beautiful channels. Your controller will become fully functional after the commercials space. TYVM for your cooperation”
This thing is not limited to the people looking at the movie in real time. Even if you record the movie with your new DVD recorder you will be affected. The Fast Forward function will be disabled during the advertisement’s broadcasting.
It’s not science fiction and it’s not pessimist attitude. It’s a new Philips patent which prevents a user from changing the channel during commercials. According to Ars Technica, ABC is very interested in.
Now, consider that this is a little example of exploiting the digital technologies to control the users. It seem that the aim of the major is:
- music, movies and multimedia contents completely blocked. No copy (even for personal use) and no loan between friends (this is the DRM)
- computers totally under control by the so called Trusted Computing technologies. Only allowed software can run and only allowed (so called “safe“) platforms can go on line.