Sarai il mio specchio?

Lui è del 1942, lei del 1947, la canzone è del 1965. Tanto vecchi quanto affascinanti.

Update 4/7

Effettivamente, la grandezza di Lou Reed sta nella capacità di cantare sempre la stessa canzone. Saranno 40 anni che Lou scrive brani su due accordi, tipicamente tonica e dominante, qualche volta un’altra combinazione, e ci canta sopra nello stesso modo, a volte con le stesse parole.

Ill be your mirror
Reflect what you are, in case you dont know
Ill be the wind, the rain and the sunset
The light on your door to show that you’re home

When you think the night has seen your mind
That inside youre twisted and unkind
Let me stand to show that you are blind
Please put down your hands
cause I see you

I find it hard to believe you dont know
The beauty that you are
But if you dont let me be your eyes
A hand in your darkness, so you wont be afraid

When you think the night has seen your mind
That inside youre twisted and unkind
Let me stand to show that you are blind
Please put down your hands
cause I see you

 

The Beatles: Rock Band

Doveva succedere prima o poi. I Beatles sono finiti in un videogame. Realizzato da MTV Games, sarà rilasciato in settembre. Alla conferenza di presentazione si sono riuniti tutti i detentori dei diritti: Paul McCartney, Ringo Starr, Yoko Ono Lennon e Olivia Harrison. Cosa non può il denaro…

Paul (“We love the game”) e Ringo (“The game is good”), hanno detto poco. Le vedove, ancora meno. Sono state anche rese note 10 delle 45 canzoni incluse nel gioco fra le quali “I Saw Her Standing There,” “Day Tripper,” “Taxman,” “Here Comes the Sun” e “Get Back.”

La notizia è apparsa dapprima sull’Ansa, ma io ho trovato anche la schermata e il trailer :mrgreen: .

Residents

coverAttivi dalla fine degli anni ’60, i Residents continuano la loro straordinaria avventura restando sempre nell’anonimato.

Pur avendo pubblicato circa 60 (!) album, realizzato vari video, 3 DVD ed essersi esibiti centinaia di volte in pubblico, i componenti del gruppo hanno sempre avuto il volto coperto da maschere grottesche (la più celebre delle quali è quella di un gigantesco bulbo oculare), non mostrando mai quindi il loro vero volto al pubblico. Per tale motivo è possibile che nel corso degli anni si siano avvicendati numerosi musicisti nelle vesti dei quattro componenti della formazione. I Residents si sono sempre autoesclusi dai grandi circuiti di musica commerciale, mescolando rock, elettronica, noise, vaudeville e sperimentazione, producendosi inoltre in numerose reinterpretazioni dissacranti di brani classici del repertorio della musica pop.

L’ultima loro produzione è l’Icky Flix Live DVD, che uscirà l’8 Aprile:

The Icky Flix DVD is a documentary shot entirely from an audience perspective. The DVD runs in real time from the start of the show to the end with nothing edited out. There is no post production on the sound or the picture. The event was captured on six consumer level DV cameras. The sound comes from one of the cameras.

Ecco un video del 1999

Leonard Cohen in concert

leonard cohenIl poeta e cantautore canadese Leonard Cohen è di nuovo in tournée negli States dopo 15 anni.

In questo link di npr-music potete ascoltare buona parte del concerto al Beacon Theatre in Manhattan. 12 pezzi per 1 ora e 14. Cohen rivisita famosissimi brani come “Dance Me to the End of Love,” “Bird on a Wire,” “Chelsea Hotel,” “Sisters of Mercy,” “Suzanne,” “Hallelujah,” “I’m Your Man,” “Famous Blue Raincoat.” Non occorre essere dei nostalgici per apprezzarlo.

Cliccate “Hear the music“, sopra l’articolo. Si apre una pagina con il player, vi beccate la pubblicità dell’ultimo disco di Van Morrison e poi inizia lo show (solo audio).

Be quick; non so quanto dura (invece dura ancora dopo 15 anni)

UPDATE

Mi sono reso conto solo adesso che nella pagina del podcast c’è, per forza di cose, l’mp3 (a volte non sono sveglissimo). Potete ascoltarlo o scaricarlo (tasto destro e salva) a questo link.

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Abbey Road reloaded

abbet road coverIn questo video di Blame Ringo, la gente cammine sulle zebre in Abbey Road ricreando il famoso attraversamento dei Beatles impresso sulla copertina dell’omonimo album, uno dei più belli e ricercati dell’intera storia del pop. La canzoncina di Blame Ringo sarà anche simpatica, ma mi fa sentire quanto tempo è passato.

L’8 agosto 1969 i Beatles attraversarono le strisce pedonali poste davanti agli studi di registrazione. Nessuno sapeva che era il loro ultimo album insieme, tranne loro e le persone a loro vicine.

Curiosamente tale data coincide con la strage di Bel Air in cui, quella notte dell’8 agosto, fu massacrata l’attrice Sharon Tate dai seguaci della setta di Charles Manson che ammise poi di aver tratto l’ispirazione per quella insana azione demoniaca dalla canzone dei Beatles Helter Skelter (tratta dal White Album). Anche un’altra canzone scritta da Harrison, Piggies, fu ispiratrice di quel massacro dato che gli assassini scrissero con il sangue delle vittime la parola PIGGIES sulla porta della villa di Bel Air.

Nel video non mi sembra di vedere nessuno scalzo come Paul.

John Martyn

solid airIain David McGeachy, meglio noto come John Martyn è morto in Irlanda all’età di 60 anni. Nato nel 1948, nel Surrey (Inghilterra), era cresciuto a Glasgow (Scozia), dove, a 19 anni, aveva cominciato a farsi conoscere per il suo stile caratterizzato da una miscela di blues e folk.

Nel 1973 incise uno dei più importanti album britannici degli anni settanta, Solid Air, in cui continuò a sviluppare un suo stile vocale nuovo, inarticolato e modulato, con inflessioni paragonabili a quelle di un sax. Mi è sempre piaciuta quella voce.

Seguirono vari altri album, tutti di buon livello, anche nei periodi più scuri della sua vita (“Alcune persone tengono un diario, io faccio dischi”).

John Martyn – Solid Air (1973)

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Stand by Me around the world

What happens when you take Ben King’s 1961 hit, Stand By Me, and then travel around the world, having different international artists offer their own interpretations, and finally you stitch them all together in one seamless tune?  The clip below starts in California, moves to New Orleans, then heads off to Amsterdam, France, Brazil, Moscow, Venezuala, South Africa and beyond. And I’m willing to bet that you’ll like how it turns out.  The clip comes from the documentary, ”Playing For Change: Peace Through Music.”

Via Open Culture

Little Drummer Boy

YouTube è pieno di sorprese. Per un post-natale alquanto melenso eccovi una clip di 30 anni fa: 1977, David Bowie e Bing Crosby cantano in duo The Little Drummer Boy, una canzone natalizia americana della peggior specie che parla di

a poor young boy who, unable to afford a gift for the infant Jesus, plays his drum for the newborn with the Virgin Mary‘s approval. Miraculously, the baby, although a newborn, seems to understand and smiles at the boy in gratitude. [wikipedia]

Nota del 2024
Questo non è il video originale del 2008. Cioè, la parte video è quella, ma nell’originale i due cantavano a cappella (trad: senza alcun accompagnamento orchestrale).
Nella versione attuale, invce, è stato inserito un accompagnamento orchestrale e la vecchia versione non si trova più.

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