The Only Good System…

Seebad Prora (Bagno di Prora) è una località balneare progettata e in parte edificata, sull’isola tedesca di Rügen (Mar Baltico) tra il 1935 e il 1939.

Scopo del progetto, concepito dall’organizzazione nazionalsocialista Kraft durch Freude (KdF) era la costruzione di una località balneare che potesse accogliere 20.000 villeggianti.

Dopo l’inizio della seconda guerra mondiale i lavori di costruzione vennero interrotti, oggi ne rimane la parte centrale del progetto complessivo, il cosiddetto colosso di Prora composto da otto edifici identici e affiancati che si estendono lungo la costa per un totale di 4,5 km e che attualmente, benché tutelati in quanto monumento storico, si stanno rapidamente degradando. [wikipedia]

Su uno degli edifici, una mano ignota ha tracciato questa significativa scritta (click to enlarge).

The Only Good System

Plane Finder

Una mappa, aggiornata in tempo reale, con la posizione di tutti (??) gli aerei di linea attualmente in volo nel mondo intero. Si può cliccare l’icona dell’aereo per vedere i particolari del volo.

Sapevo che mappe di questo tipo esistevano per le singole compagnie o per zone limitate, ma ignoravo l’esistenza di un aggregatore di questo genere. Si trova qui.

UPDATE

Non sono mappati tutti i voli, ma solo quelli dotati di ADS-B data transmitter, tuttavia la maggior parte delle compagnie utilizza questo dispositivo che sta diventando obbligatorio per quasi tutti gli aerei di linea.

La mappa ha una serie di opzioni molto belle fra cui quella di mostrare l’immagine satellitare e di aggiungere lo strato di nuvole e il percorso dell’aereo.

Plane Finder

Aurora timelapse

Negli ultimi mesi, a causa dell’aumento dell’attività solare, si sono viste aurore spettacolari nei cieli dell’estremo nord. Ecco uno spettacolare timelapse realizzato da Terje Sorgjerd. Immagini prese in Norvegia, presso Kirkenes e al Pas National Park vicino al confine Russo, a 70 gradi nord and 30 gradi est. Temperature di circa -25 Celsius.

Niagara senza acqua

Ecco alcune rare (!) immagini della cascate del Niagara senza l’acqua.

Nel Giugno 1969, il ramo americano del fiume venne deviato per vari mesi. Il progetto era di rimuovere dalla base della cascata l’ammasso di rocce che si era depositato. I lavori vennero portati avanti fino a novembre quando furono interrotti per mancanza di fondi.

Click to enlarge. Altre immagini qui.

Six Flags

Il parco dei divertimenti Six Flags New Orleans, che fa parte di una catena diffusa nelle principali città degli USA, è stato distrutto dall’uragano Katrina nel 2005. Da allora è abbandonato. La sua demolizione è prevista per Gennaio 2011, ma secondo wikipedia è in atto un tentativo di salvataggio.

Questo video è stato girato in Ottobre 2010 da Teddy Smith. La musica è vagamente pink-floydish, un po’ banale, ma, in  un’ottica tradizionale, non sta male (o almeno, è sicuramente superiore alla media dei filmati su You Tube). Il film, però, è bello anche nel silenzio più completo. Conviene vederlo in HD a schermo pieno.

Il deserto danese

Questo è il faro abbandonato di Rubjerg Knude, penisola dello Jutland, Danimarca. È stato costruito nel 1899 e ha funzionato fino al 1968. Dopo la chiusura, i due edifici adiacenti erano diventati un museo e un bar.

Ma lentamente, tutto il complesso è stato ingoiato da una duna mobile che si sposta di circa 9 metri l’anno a causa del forte vento e nel 2002 è stato definitivamente abbandonato.

Cliccare le immagini per ingrandire
coordinate : 57°26’56.02″N 9°46’27.66″E
google map

Fête des Lumières 2010

Dall’8 all’11 Dicembre, Lione è un buon posto dove andare. Per quattro notti vi si svolge la Fête des Lumières, manifestazione, ormai giunta alla 12ma edizione, in cui vari artisti della luce proiettano le loro creazioni sui monumenti della città. Per quattro notti, Lione ruba a Parigi il titolo di Ville Lumière.

Sconsigliato ai demofobi: sono attesi circa 3 milioni di visitatori.

Da Google, alcune immagini delle passate edizioni.

Il vuoto oltre la siepe

Dopo qualche giorno di riposo in una casa in collina senza internet, ma con giardino e piscina, rieccoci in linea con qualche idea di viaggio.

Contrariamente ai molti che si lanciano in affollate città d’arte o si ammassano su spiagge più o meno esotiche, quello che vi proponiamo è un luogo decisamente poco frequentato.

A cinque anni dall’inizio della sua costruzione, infatti, il distretto di Kangbashi, a 25 km dall’antica città mineraria di Ordos (Mongolia interna, Cina), rimane quasi completamente disabitato.
Pensato per 1 milione di persone e dotato sia di lussuose ville da 1000 mq, che di villette da pochi appartamenti fino ad abitazioni più popolari in stile post-sovietico migliorato, questo luogo ha come unici abitanti gli operai che lavorano tuttora alla sua costruzione.
L’area dispone anche di grattacieli adibiti a uffici, centri amministrativi, musei, teatri e impianti sportivi, come testimoniano le belle immagini di M. C. Brown per Time. (piazzate il mouse sull’immagine per leggere il commento, cliccate le immagini per ingrandire)

In effetti, la maggior parte delle proprietà è stata venduta, ma gli acquirenti sono quasi esclusivamente società che si occupano di investimenti immobiliari.

Proprio costoro sembrano essere fra le cause principali del fallimento di Kangbashi. La principale lamentela della gente, infatti, è che le abitazioni sono troppo care, ma il problema vero è che la Cina vive contemporaneamente in due mondi: si tenta di vendere case occidentali a chi ha salari cinesi.
Naturalmente, il mercato, prima o poi, normalizzerà anche questa situazione: i prezzi caleranno fino o anche sotto il costo perché chi ha investito sarà costretto a salvare il salvabile.

Intanto, soltanto un pugno di automobili guidate per lo più da impiegati governativi si dirige il mattino verso Kangbashi. Gente che, comunque, preferisce non risiedervi perché non si può vivere in una città vuota in cui un passante occasionale sembra essere un miraggio.

Tutto questo testimonia la difficoltà di governare lo sviluppo cinese lasciando fare al mercato. In tempi non troppo remoti, il governo avrebbe semplicemente spostato un milione di persone in nome di una qualche modernizzazione. Oggi, semplicemente non può.