Project Genesis

In questo breve film si immagina un interessante cambio di prospettiva…

Un mondo popolato solo da computer, che hanno sempre guardato il mondo da un singolo punto di vista: quello della rassegnazione e della sopravvivenza. La loro conformazione infatti da sempre limita il loro sviluppo, rendendo impegnative anche le azioni più semplici. Oggi un progetto straordinario sta per vedere la luce, aprendo strade fino ad oggi impensate: il mondo conosciuto dai computer diventa più accessibile, semplice, alla portata di tutti. Grazie a “Project Genesis” finalmente tutti i computer potranno aprire la porta ai loro sogni scoprendo una nuova dimensione: una realtà senza più limiti e paure. Ora non resta loro che iniziare a vivere, veramente.

A world populated only by computers that has always looked at our world with resignation and great sense of survival. Their structure, indeed, has always limited their development making even the simplest actions difficult. Today an extraordinary project is about to see the light, clearing new unexpected ways: the world of computers becomes more accessible, simpler, within the reach of everybody. Thanks to “Project Genesis” every computer will finally be able to open the door to its dreams, discovering a new dimension: a reality with no more limits and fears. Now they can only begin to live, for real.

Sito dedicato: projectgenesismovie.com

Director //Alessio Fava alessiofava.com
Production // Izen Ideas + Green Movie Group
Producers // Alessio Fava + Marijana Vukomanovic
Subject // Alessio Fava
Writers // Alessio Fava + Matteo Lanfranchi effettolarsen.it
Director of Photography // Beppe Gallo beppegallo.com
Original music // Giovanni Dettori + Lorenzo Dal Ri
Sound designer & re-recording mixer // Matteo Milani usoproject.blogspot.it/
Voice Actor // Michael Navarra | Donna Cuddemi | Thomas Blackthorne
Producer Post-production // Alfredo Beretta
Editing // Massimo Magnetti
Visual effects-3D // Andrea Vavassori + Andrea Zimbaro
Colorist // Giorgia Meacci
Stop motion animation // Alessio Fava + Beppe gallo + Matteo Lanfranchi
Set designer //Cristian Chierici ccsettantanove.wordpress.com/
Graphic designer // Lorenza Negri boombangdesign.com
Make up // Cristina Panata
Film studios // Izen + Pietro Baroni Photographer + Studioneon
Mockup printing // Grafix Milano grafixmilano.it
Communications strategy// Alessio Fava + Alice Avallone nastenka.it/
Actors // Alex Cendron + Marta Mazzi + Matteo Lanfranchi + Anna Mykhaylenko + Fabrizio + Giulia Linguanti + Dario Lo Nardo
Special thanks: Luciano Beretta, Gianfranco Negri, Rossella Fugazza, Ann Kroeber, Luigi Toscano, Barbara Alberghini, Grafix Milano, Enrico Bisi, Serivideo Torino, Jacopo Rondinelli, Pietro Baroni, Antonio Serra, Amos Caparrotta, Ivan Merlo, Parco delle Groane, Studio Neon, Philip Abussi, Francesca Cao, Ploonge

Kenzo Electric Jungle

Mat Maitland per Kenzo. Pop raffinato. Gustoso.

Visibile in grandi dimensioni su Vimeo (anche su You Tube, ma io in genere preferisco Vimeo: i video sono meno oppressi dal contorno e più valorizzati. Anche la qualità video mi sembra migliore)

Art Direction: Mat Maitland
Direction: Smith & Read / Mat Maitland
Animation: Natalia Stuyk
Production: Alastair Coe at Big Active
Music: ‘Mädchen Amick’ by Buffalo Tide

Sul nome B.a.c.h.

Se c’è qualcuno a cui Dio deve qualcosa, è J. S. Bach
Emil Cioran

Si tratta di un film di Francesco Leprino che ricostruisce la vita e l’opera del vecchio Bach. Ecco la descrizione dell’autore:

Sul nome B.a.c.h. è un film che si svolge su più piani strettamente interrelati e intercalati: il piano dell’esecuzione musicale dell’Arte della Fuga con elaborazioni strumentali per diversi organici, il piano dell’esplorazione di tutti i luoghi bachiani, quello del racconto biografico, quello dell’analisi discorsiva dell’Arte della fuga raccontata a più voci fra i luoghi bachiani dagli stessi personaggi, quello delle interviste ai vari esperti sugli aspetti del fenomeno bachiano (biografico, numerico-pitagorico, logico-matematico, esoterico, spirituale, profano, umano…), quello di Bach stesso, che in livrea si aggira muto nei “suoi” luoghi e ci guarda, dal remoto passato e dal lontano futuro al tempo stesso (interpretato da Sandro Boccardi, emblematico personaggio che ha promosso la musica antica in Italia fondando l’ultra trentennale festival “Musica e Poesia a San Maurizio”) e a cui dà voce il più grande attore in lingua tedesca: Bruno Ganz. La voce guida è quella altrettanto celebre di Arnoldo Foà e Sonia Bergamasco, insieme ad altri valenti attori che “interpretano” i personaggi principali della vita di Bach: il figlio Carl Philip Emanuel, autore del necrologio, Forkel, primo biografo, Anna Magdalena, la devota consorte, i severi superiori… tutti personaggi che costituiscono i testimoni di ieri.

Testimoni di oggi sono invece i personaggi intervistati, fra i più autorevoli in campo bachiano: Enrico Baiano, eccellente clavicembalista, Alberto Basso, che ha scritto il monumentale Frau Musika, Hans Eberhard Dentler, musicista e studioso, che nel suo volume su l’Arte della fuga ne ha decodificato il livello pitagorico-numerico, Ton Koopman, massimo interprete e direttore specializzato nelle esecuzioni bachiane, Douglas Hofstadter, autore dell’originalissimo saggio Goedel, Escher e Bach e studioso di intelligenza artificiale, Piergiorgio Odifreddi, logico matematico che ha approfondito le relazioni con il linguaggio musicale, Quirino Principe, autorevole musicologo e germanista particolarmente sensibile agli aspetti esoterico-cabalistici, Don Luigi Garbini, responsabile per la musica della Curia di Milano, che ha scritto una pregevole Introduzione alla musica sacra, Benedetto Scimemi, musico-matematico che con le sue lezioni-concerto ha divulgato le complessità delle fughe bachiane, Matteo Messori, clavicembalista e studioso di Bach, che ha inciso l’Arte della fuga al clavicembalo, Luca Cori, compositore e studioso che ha approfondito le relazioni strutturali e simboliche dell’Arte della fuga, Salvatore Natoli, filosofo da sempre interessato alle relazioni fra filosofia e musica. Tutti nomi riuniti in un grande convegno internazionale virtuale che fa il punto sulla figura di Johann Sebastian Bach.
Le elaborazioni strumentali, ad opera di due autorevoli compositori (Ruggero Laganà e Alessandro Solbiati), per quanto si mantengano fedeli alla scrittura bachiana (non aggiungendo né togliendo alcuna nota), sono volta a volta traduzioni ad hoc per il particolare organico, con un’opportuna assegnazione e circolazione delle voci, che ne mette in luce relazioni nascoste e virtuali, prendendo ad esempio la strumentazione del Ricercare a sei da “L’offerta musicale” di Anton Webern.
Infine gli interpreti, oltre 50 musicisti che costituiscono un insieme unico di grandi solisti riuniti appositamente per l’esecuzione di un’opera.

Puntualizzo che io non ho visto il film. Mi sono imbattuto nei vari frammenti posti su You Tube. Alcuni mi piacciono, altri meno. Nell’insieme, però, mi sembra un lavoro abbastanza interessante da segnalarlo.

Qui la pagina di cinema italiano mentre a questo link trovate la playlist su You Tube.

Intanto, eccovi il primo capitolo, con il primo Contrappunto dell’Arte della fuga eseguito con la glass-harmonica.