Concerto a Riva d.G.

Venerdì 19 dicembre si parlerà a Riva del Garda del rapporto tra musica ed architettura nell’ultimo appuntamento del ciclo “Incontri di analisi e composizione”, organizzati ogni anno dalla sezione staccata del Conservatorio “Bonporti”.

Nel prima parte del pomeriggio, alle ore 16.00, si terrà una tavola rotonda dedicata all’istituzione di un Centro studi e documentazione musica/architettura presso la sede staccata di Riva del Garda del Conservatorio di musica “F.A.Bonporti” di Trento. All’incontro parteciperanno i docenti Franco Ballardini, Simonetta Bungaro, Massimo Priori, Marco Russo (Università di lettere di Trento), Corrado Ruzza (moderatore), Anna Vildera e Alberto Winterle (presidente dell’ordine degli architetti di Trento).

Il Centro si prefigge di svolgere attività di ricerca, divulgazione, formazione, documentazione e catalogazione sulle relazioni tra musica e architettura nelle diversificate manifestazioni che le due discipline hanno proposto e sviluppato, e ricercare possibili nuovi sviluppi. L’intenzione è quella di creare un punto di riferimento per gli studiosi, gli studenti, gli insegnanti, gli architetti, i compositori, e tutti coloro che intendono approfondire questo ambito d’indagine, ossia lo studio delle relazioni tra musica e architettura nei vari periodi storici, con riferimento alle teorie architettoniche, musicologiche e compositive, con il fine di mettere in luce le analogie, accostamenti, interrelazioni, e sinergie. Un’attenzione è posta anche alla tematica dell’acustica architettonica, alle relazioni tra spazio fisico e sonoro, e di come questa sinergia abbia condizionato la composizione musicale e l’architettura.

A seguire, alle ore 19.00, si terrà un concerto a tema con musiche strumentali ed elettroacustiche create tenendo presente il rapporto tra musica ed architettura. I compositori Emanuela Ballio, Cosimo Colazzo, Mauro Graziani, Luca Richelli, Massimo Priori, J. C. Risset e Francesco Schweizer presenteranno le loro opere grazie all’esecuzione di Daniel Roscia al clarinetto, lo stesso Schweizer al pianoforte e l’ensemble To B. E. 2 – To Blow Electricity.
Concerto_riva

Concerto per la fine del tempo

Lo spettacolo “Concerto per la fine del tempo”  va in scena la sera di martedì 28 gennaio 2014, alle 20.30, presso l’Auditorium Santa Chiara di Trento, occasione per il “Bonporti” di inaugurare l’Anno Accademico. La drammaturgia è incentrata su partiture, lettere, diari, testimonianze di musicisti che hanno vissuto l’olocausto: in modo asciutto e ironico, intreccia stili e registri differenti, dal classico al popolare, aiutandoci a comprendere un momento drammatico della storia dell’umanità attraverso la musica e i testi che l’hanno accompagnato.

La musica klezmer, popular e da film, gli strumenti e le voci, le parole degli attori e le coreografie di otto danzatrici del Liceo musicale-coreutico si uniranno sotto la guida di un’attenta regia.

Potremo così scoprire Viktor Ullmann, compositore e direttore d’orchestra ebreo austriaco che fu internato con la moglie dal 1942 al 1944 nel lager di Theresienstadt, dove diede vita a rappresentazioni teatrali, concerti e compose nuove musiche, prima di trovare la morte nelle camere a gas di Auschwitz. A Theresienstadt nel ’42 era arrivata con la famiglia anche la poetessa Ilse Weber, che durante la prigionia compose  60 tra poemi e canzoni, condividendo con Ullmann lo stesso fervore artistico ma anche la stessa tragica fine. Altro autore di riferimento è Olivier Messiaen che, trovatosi in campo di concentramento con altri tre musicisti, compose “Quartetto per la fine dei tempi”, e lo fece tenendo presente che, per presentare quest’opera ai compagni di prigionia, disponevano di un pianoforte scassato e di un violoncello con sole tre corde:  nacque in questo modo uno dei capolavori musicali del ‘900, a dimostrazione che – secondo il significato assegnato dall’autore all’opera stessa – la speranza deve vincere su ogni distruzione.

Facendo tesoro di questi e di altri contributi artistici, il “Concerto per la fine del tempo” è l’occasione per gli allievi del “Bonporti” di creare un’opera musicale significativa e originale sul tema della memoria.

Paesaggi Tipici

Castel PietraDomani, venerdì 22, la mia classe di Musica Elettronica del Conservatorio Bonporti tiene il suo saggio annuale in forma di concerto nella cornice suggestiva di Castel Pietra, a Calliano (prov. Rovereto, in foto).

Si eseguiranno brani del sottoscritto, degli studenti, più un pezzo di Jonathan Harvey, Ricercare una melodia, per tromba e live electronics, di cui abbiamo ricreato il sistema di elaborazione audio con Max/MSP in quanto l’originale utilizzava device ormai obsoleti e un recente brano di Walter Prati per lo stesso organico.

Nella stessa serata anche il TinnitusLab dell’Istituto Vivaldi di Bolzano.

PAESAGGI TIPICI
live audio performance

Castello della Pietra a Calliano (prov. Rovereto)
ore 20.30
ingresso libero

Compositori ed esecutori: Mauro Graziani > Marco Banal > Raffaele Guadagnin > Raul Masu > Marco Simoncini > Mario Mariotti > Jonathan Harvey > Walter Prati.

In questa serata presentiamo la ricerca della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio Bonporti di Trento, giunta ormai al quinto anno di vita. Pur essendo relativamente giovane, con la direzione del docente Mauro Graziani, la Scuola di Musica Elettronica ha prodotto composizioni e ricerche che toccano varie tematiche, spaziando dal paesaggio sonoro, a strumenti acustici elaborati digitalmente in tempo reale fino a lavori acusmatici di sola elettronica. L’elemento unificante di tutti questi brani è la fascinazione sonora, l’esplorazione profonda del tessuto sonoro, fino a svelare il paesaggio che si nasconde all’interno del singolo suono per quanto piccolo. Ogni pezzo è il risultato di improvvisazioni, ricerche e/o stratificazioni di idee, costruzione ed elaborazione di scenari acustici, ma ogni suono, ogni rumore è anche lo spunto per uno sguardo oltre il visibile, oltre il reale.

Per l’intera rassegna, vedi Paesaggi Tipici.

COM.POST [post-gecomponeerd] 2010

COM.POST is an exploration into the current state of affairs in the field of composed sound by invited artists, filmmakers, composers, scientists, architects and performers. Main areas of analysis are sound in contemporary composed music, public space/architecture/urban planning/chaos, staging and the spectacle/opera. With COM.POST we are searching for the compositional statement which has, within the completely stagemanaged society in which we live, at the very least a disquieting effect.

More on COM.POST page

Anime Salve… in terra e in mare

Arriva a Verona, dopo i successi riscontrati all’estero, lo spettacolo di danza contemporanea “Anime Salve… in terra e in mare”, ideato e realizzato da allievi italiani della Rotterdam Dance Academy, una delle più prestigiose in Europa.

Per la prima volta viene creata una coreografia ispirata ad un intero album di Fabrizio De Andrè, “Anime Salve” del 1996.

Nell’opera poetico-musicale di De Andrè i 12 danzatori, tra i quali la nostra saltuaria collaboratrice Valeria Bergamini, hanno individuato tematiche e riflessioni molto vicine alla propria sensibilità artistica e personale, e grazie alla forza comunicativa della danza e al linguaggio artistico che hanno sviluppato in Olanda, basato sull’onestà emotiva e sulla potenza espressiva del movimento, vogliono proporre la loro rilettura delle canzoni di “Anime Salve” ad un pubblico italiano.

mercoledì 21 luglio alle ore 21, al Castello di Montorio

Un estratto:

ToBeContinued…

ToBeContinued...ToBeContinued…
Mercoledì 24 marzo dalle ore 0:00 alle 24:00 (GMT+1)

In occasione della giornata mondiale della lotta alla tubercolosi, l’Officina Globale della Salute di Topolò presenta ToBeContinued, concerto live in streaming della durata di 24 ore con artisti provenienti da tutto il mondo. Per ascoltare basta collegarsi al sito www.stazioneditopolo.it

24 ore di suoni e musiche che percorrono il mondo e che si potranno ascoltare dalla propria casa collegandosi a un sito ora in preparazione. TBC è evidente acronimo di ToBeContinued e anche di Tubercolosi, malattia che uccide 4.500 persone ogni giorno; trascurata perché ritenuta sconfitta, in verità sempre più presente anche nei Paesi più sviluppati. L’Officina Globale della Salute, diretta da Mario Raviglione, autorità mondiale nel campo della lotta a questo flagello, intende creare un ponte tra il mondo della ricerca artistica e le problematiche legate alla salute. La Giornata Mondiale per la lotta alla Tubercolosi ci vede impegnati, lo facciamo a modo nostro, nell’informare circa i danni che la TBC comporta. Nelle 24 ore si ascolteranno suoni e musiche di generi molto diversi ma il flusso non cesserà mai. Per l’occasione la Stazione/Postaja si trasferirà a Trieste, ospitata negli spazi del Teatro Miela che ringraziamo. A coordinare i collegamenti, Antonio Della Marina (che ha dato l’incipit all’idea) e Moreno Miorelli. A breve, la scaletta degli interventi e altre info.


Live from 00.00 hours of March 24th to the midnight of the same day (GMT+1), in occasion of the World TBC Day. Topolo’s Global Health Incubator creates a musical medley linking live the Topolonauts shattered around the Planet… Go to www.stazioneditopolo.it

24 hours of sounds and music that will cover the World and will be listenable from anywhere through the Internet connection to a website we are currently setting up. TBC is obviously the acronym of both, ToBeContinued and Tuberculosis, the sickness that is responsible for 4.500 deaths every day, ignored because it has been considered defeated, it is actually spreading even in highly developed countries.

The Global Health Incubator wants to create a bridge between the world of artistic research and the one of health related issues. The World TBC Day is for us, and we will do it in our own way, an occasion to inform about the reality of this terrible disease. During the 24 hours there is going to be an uninterrupted stream of various sounds and musical genres. For the occasion Stazione/Postaja will move to Trieste, kindly hosted by Teatro Miela, which we thank. The coordination of the connections will be in the hands of Antonio Della Marina (who started the idea) and Moreno Miorelli. The program of the event and more information will soon be available.

Verona Risuona 2009

Un percorso sonoro che dal 2007 invade annualmente di note il centro storico con concerti per strumenti insoliti, installazioni interattive, performance di musicisti, ballerini e semplici passanti.
Un laboratorio aperto alla cittadinanza, che punta ad avvicinare il pubblico alla musica d’avanguardia, coinvolgendolo in prima persona per abbattere le frontiere tra fruitore ed esecutore.

La musica esce dai luoghi istituzionali e si impadronisce del tessuto urbano, dimostrando che la creatività è la carta vincente per coinvolgere la gente e stimolarne la passione e l’interesse culturale.
Evento Promosso dal Conservatorio Dall’Abaco e dall’Accademia Cignaroli di Verona in collaborazione con l’Accademia di Musica e Teatro dell’Università di Göteborg.

Inizia il 16 Maggio. Qui il sito.

Déserts

varèse

Musiche di Edgar Varèse e Olivier Messiaen

Ora: 6 Maggio 2009 da 21:00 a 23:30
Luogo: Teatro Camploy
Via: Via cantarane 32
Città: Verona
Sito web o mappa: http://www.teatrocamploy.it
Recapiti: 0458009549 – 0458008184
Tipo di evento: concerto
Organizzato da: Intersezioni

PROGRAMMA

Edgar Varèse – Density 21.5
per flauto solo
Gino Maini, flauto
Scarica articolo: Varese_Maini.pdf

Edgar Varèse – Déserts
per ensemble di strumenti a fiato, percussioni ed elettronica
Ensemble dell’Arena di Verona
Direttore Jukka Isakkila
Mauro Graziani, regia del suono
Installazioni video di Piero Matarrese
Scarica articolo: varèse_déserts.pdf

Olivier Messiaen – Fantasia per violino e pianoforte
Oleksandr Semchuk, violino
Leonardo Zunica, pianoforte

Olivier Messiaen – Oiseaux Exotiques
per pianoforte, ensemble di strumenti a fiato e percussioni
Leonardo Zunica, pianoforte
Ensemble dell’Arena di Verona
Direttore Jukka Isakkila
Scarica articolo: stranocasomessiaen.pdf

Compositori a confronto

A Reggio Emilia, nell’ambito del festival Compositori a confronto, organizzato dall’istituto musicale “Peri”, produzioni del Conservatorio di musica “Bonporti” di Trento, presente con compositori e interpreti.

Martedi’ 18, alle ore 16.30 presso l’Auditorium dell’Istituto Peri di Reggio Emilia, concerto con musiche di Colazzo, Graziani, Polato, Straffelini, Priori, tutti docenti compositori del Bonporti, e degli studenti Banal e Palaoro, dediti alla musica elettronica.
Interpreti di grande levatura, anch’essi docenti dell’istituzione trentina, dal clarinettto di Mauro Pedron al flauto di Antonella Dalla Benetta, alla tromba di Ivano Ascari, al contrabbasso di Massimiliano Rizzoli.
Prima, una tavola rotonda, dove si confronteranno, sul tema della didattica della composizione, operatori impegnati di varie istituzioni, italiane e straniere.

Suoni e Poesia

Il Conservatorio di Musica “Bonporti” di Trento, in collaborazione con la rivista di poesia Anterem di Verona, realizza un concerto di musiche nuove, in prima, su testi poetici, alcuni inediti. a Verona, domenica 16 novembre alle ore 11, alla biblioteca comunale.  quindi a Riva del Garda, il 22 novembre, al conservatorio, alle 20.30. poi, nel mese di dicembre, a trento.

Suoni e Poesia e’ il titolo di questa ricerca artistica e di sperimentazione, che si tiene da diversi anni, ormai, coinvolgendo gruppi di compositori docenti del conservatorio, come di compositori invitati, ora anche un gruppo selezionato di studenti.

Un progetto di sperimentazione creativa, che riguarda insieme la musica e la poesia, anima la manifestazione “Suoni e poesia”, giunta alla terza edizione, che il Conservatorio di musica “Bonporti” di Trento e Riva del Garda organizza, in collaborazione con la rivista di poesia Anterem di Verona. Si svolge tra Verona, Riva del Garda e Trento, a partire da domenica 16 novembre, che vede il primo appuntamento, a Verona, alla Biblioteca Comunale, Spazio Nervi, alla ore 11.00. Successivamente, il 22 novembre, il concerto sarà a Riva del Garda, all’Auditorium del Conservatorio, alle ore 20.30.  Quindi, replica a Trento, nel mese di dicembre, nel contesto del festival “Il Conservatorio per la città”.

Nella proposta di quest’anno, dieci composizioni di studenti compositori del “Bonporti”, che vengono rappresentate in prima esecuzione assoluta. Sono state scritte appositamente per il progetto, nel contesto dei corsi di Composizione, Musica elettronica, Nuove tecnologie e multimedialità del Conservatorio, per la cura di coordinamento dei prof.ri Massimo Priori, Nicola Straffelini, Leonardo Polato, Mauro Graziani. Le composizioni trattano altrettanti testi poetici, alcuni inediti, plasmandoli nel coinvolgimento della voce, che si ritrova nella declinazione di canto o anche in quella della recitazione. Il contesto di accompagnamento musicale è vario, coinvolge gli strumenti o anche l’elaborazione elettronica.

Gli autori delle composizioni sono Marco Banal, Nadia Carli, Antonio Casagrande, Laura Crescini, Andrea Gonella, Andrea Mattevi, Enrico Miaroma, Lucia Palaoro, Mauro Tonolli.

Le poesie, come le musiche, sono anch’esse, per lo più nuove, scelte dalla Rivista Anterem, che organizza un festival di poesia a Verona, e il noto premio “Lorenzo Montano”. Alcune opere letterarie, recentemente premiate nel XXII concorso di poesia “Lorenzo Montano” (2008) di Verona, sono state messe in musica dagli studenti compositori del Conservatorio. Accanto ad esse, poesie che sono state raccolte dalla rivista Anterem. Questi i nomi dei poeti messi in musica: Yves Bonnefoy, Silvia Bre, Mara Cini, Paolo Ferrari, Massimiliano Finazzer Flory, Philippe Jaccottet, Camillo Pennati, Michele Ranchetti, Luigi Trucillo.

Il risultato è la realizzazione di opere assai diverse fra di loro che, oltre a mostrare delle ovvie quanto naturali distinzioni stilistiche ed espressive, si pongono come una rassegna delle numerose possibilità di integrazione fra le due arti.

Studenti del Conservatorio “Bonporti” sono anche gli interpreti, solisti o in formazioni da camera, o impegnati ai dispositivi elettronici. Gli studenti hanno lavorato nel contesto degli ensemble strumentali curati dai prof.ri Simonetta Bungaro e Corrado Ruzza. Così risultano impegnati nel progetto, B. Canins e C. Molinari (flauto), F. Pola e N. Bortolamedi (clarinetto), A. Mattevi (viola), V. Rakos (violoncello), D. Cavada, I. Tibolla, A. Sala, F. Moncher (pianoforte), C. Turrini (voce recitante), I. Pisoni, F. Monatti e D. Tosi (canto), M. Banal, L. Palaoro, N. Carli e A. Gonella  (dispositivi elettroacustici). La presenza video, in uno dei brani in programma, è di L. Olzer.

Conservatorio di Musica di Trento “F. A. Bonporti”
Galleria Legionari Trentini, 5
38100 Trento
Tel. 0461 261673
Fax 0461 263888

http://www.conservatorio.tn.it

Eterotopie 2008

logoIl festival Eterotopie è l’appuntamento annuale dedicato all’esplorazione delle tendenze delle arti contemporanee organizzato dall’Associazione Culturale Diabolus in Musica. Immerso nella magnifica cornice di Palazzo Te a Mantova, il festival si configura come una piattaforma intermediale, in cui interagiscono i diversi linguaggi della musica, della danza, del cinema, delle arti visive e del teatro.

Concerti dedicati a figure centrali della musica contemporanea sono affiancati da performance di compagnie di teatro e danza di livello internazionale e da installazioni multimediali di giovani artisti e compositori emergenti che silenziosamente e coraggiosamente descrivono e creano il paesaggio sonoro e visivo del nostro tempo.

La rassegna si articola in 7 giornate, dal 27 agosto al 2 settembre. Egoisticamente vi segnalo:

  • la serata del 29: Omaggio a Oliver Messiaen nel centenario della nascita con musiche di Messiaen, Rojac, Perezzani, Graziani, Harvey
  • e quella del 31 con Sonorika V, coreografie e danza di Giovanna Venturini e Cecilia Fontanesi con musiche di S.N.O.W. eseguite dal vivo

ma tutte le giornate sono piene di appuntamenti interessanti.

L’incendio

Di solito non parlo di quello che mi succede, ma non credo che molti di voi siano stati coinvolti in un incendio in un condominio, così ve lo racconto.

Il condominio è il mio. Sette piani, una ventina di appartamenti. Sono circa le sei del pomeriggio e tanto per cambiare sto giocherellando con il computer, quando sento gente che urla sulle scale.

Penso a un litigio, anche se questo non è un condominio litigioso. O almeno, non più. Una volta, quando il livello di testosterone degli abitanti maschi era più elevato e quando la malignità femminile era più tagliente e meno rassegnata, lo era. Cause interminabili che duravano 20 anni e ogni tanto si sfiorava la rissa nell’androne. Ma ormai la vecchiaia e la morte hanno fatto giustizia delle velleità e della mente di buona parte dei condomini e i nuovi arrivati sembrano gente ragionevole.

Comunque stavolta stanno urlando davvero e così mi alzo dal divano e metto il naso fuori dalla porta, sul pianerottolo. Soltanto il naso, perché sono in maglietta e mutande.

In quel momento, passa la ragazzina che abita di fronte e sembra piuttosto nervosa. Temo la strage condominiale e decido che è il caso di andare a vedere. Mi infilo un paio di jeans ed esco. Sulle scale c’è un orrendo puzzo di bruciato. Non di un bruciato specifico, come quelli che conosco: il bruciato dei cavi elettrici e degli alimentatori o quello della pentola ormai senza più acqua, dimenticata sul fornello o ancora quello dell’olio da frittura che ha preso fuoco.

Questo, invece, è diverso, peggiore. È un puzzo di bruciato maledettamente generico, omnicomprensivo.
Seguendo le urla arrivo al piano di sopra e qui incontro il fumo, nero, acre, soffocante. In quel momento sento un bel colpo, uno schiocco violento e vedo due condòmini che stanno cercando di far uscire dal suo appartamento il vecchio che ci abita e che, da par suo, non ne vuole sapere.

E attraverso la porta aperta, vedo finalmente il fuoco. Non è nemmeno un gran fuoco, ma fa il suo dovere. Sta mandando in fumo il salotto del suddetto individuo. Le fiamme arrivano al soffitto e con una certa decisione, stanno cercando di attaccare gli stipiti ed estendersi nel corridoio. Però, tutto sommato, mi sembra controllabile.

Nel frattempo. sul pianerottolo si è riunita una piccola folla molto agitata e qualcuno sta urlando con poca lucidità al cellulare che qui c’è un incendio. I due condòmini, intanto, sono riusciti a trascinare fuori il vecchiotto e a me viene in mente che, per legge, nello stabile abbiamo un estintore.

Ma quando dico “estintore”, tutti mi guardano come parlassi di un oggetto alieno, così, senza eccessiva fretta, scendo le scale, a piedi, fino alle cantine. Il problema, adesso, è localizzare l’estintore.

Naturalmente, non è in nessuno dei luoghi in cui dovrebbe trovarsi, ma alla fine, lo trovo nel posto in cui non dovrebbe essere: nello stanzino dei contatori elettrici. Comunque è carico e sigillato. Un cartello attaccato sulla porta dice “estintore num. 2”. Dove sia il numero 1, non lo so ancora.

Risalgo le scale per scoprire che l’incendio ha preso forza e si è esteso. La buona cosa è che l’aumentare del fumo ha fatto fuggire buona parte degli astanti. Uno dei condòmini mi vede arrivare con l’estintore e con partecipazione mi dice “Bella idea! VADA!!”.

Mi ricorda tanto un “armiamoci e partite”, comunque mi tiro la maglietta sulla faccia e metto un piede dentro. L’estintore è formidabile. Una sola spruzzata annienta le fiamme nel corridoio e con due passi arrivo in salotto. Qui la situazione è peggiore: brucia tutto e c’è un caldo orrendo. La TV è per terra, esplosa. Altre due spruzzate quasi spengono quel che resta del divano, ma il fumo è irrespirabile e devo uscire tossendo.

Intanto, a riprova della lucidità dei telefonisti (o del call center), è arrivata la polizia, in forze, ma dei pompieri nessuna traccia. Passo l’estintore a un poliziotto il quale, dopo un attimo di esitazione, si lancia dentro. Un altro era già in cucina e stava riempiendo di acqua un qualche contenitore. Però con l’estintore e un giro di 30 secondi a testa la situazione era quasi risolta. Peccato che, dopo un po’ di spruzzi si sia esaurito.

A questo punto, panico! La polizia ordina di evacuare al più presto lo stabile. Tutti veniamo mandati in strada, tranne un po’ di gente ai piani superiori che, a causa delle scale ingolfate di fumo, non può scendere.

Dal di fuori, la situazione sembra anche più impressionante. Il fumo nero esce dalle finestre del quarto piano, mentre quelli dei piani superiori sono sui balconi e si agitano in preda alla sindrome dell’11/9. Fortunatamente arrivano i pompieri, anche loro in forze. Due camion e un’autoscala.

La polizia blocca la strada, mentre i pompieri guardano in alto e si preparano con aria professionale. Con l’ossigeno e i loro estintori grandi il triplo del nostro possono far fuori l’incendio in cinque minuti e infatti salgono le scale in due o tre e lo fanno. Ciò nonostante, estendono lo stesso la scala e raggiungono l’appartamento anche dall’esterno e poi, sempre dall’esterno, vanno anche ai piani superiori.

Restiamo per quasi due ore in strada a raccontarcela. Arriva anche una auto medica e poi un’ambulanza. Ne approfitto per fare qualche tirata di ossigeno e cercare di togliermi la nausea. La gente parla dell’accaduto in modo estremamente drammatico, indugiando, con fare grave su “quello che sarebbe potuto succedere”. Le uniche che sembrano divertirsi sono le ragazzine. Una si lamenta di non poter studiare per il compito di fisica e di avere una scusa legittima, ma incredibile (“mi si è incendiata la casa”). Un’altra racconta ridendo le reazioni familiari (“la mamma era proprio sclerata”).

Alla fine ci fanno rientrare. Sono le 20 passate e scopriamo di essere senza gas, giustamente bloccato in tutto lo stabile. Ma non lo possono riaprire i pompieri. Deve arrivare l’AGSM. Lo riavremo alle 22.
Intanto, niente spesa e sono rimasto senza beveraggi. Ho ancora in gola il gusto schifoso del fumo. In TV parlano di Jeffrey Dahmer, il cannibale di Milwaukee…

-3

-3Quella nel cerchio giallo è la temperatura esterna, misurata all’aeroporto, che arriva sul mio computer via internet.

È la prima volta che la vedo sotto zero, ma siamo solo a metà novembre…
Sarà un lungo inverno…

Se volete consolarvi, a Yakutsk c’è il sole e la temperatura è meno 31. E siamo solo a metà novembre…