La piscina alchemica ;-) di Osarizawa

Questa immagine (clicca per ingrandire), che a me ricorda un po’ un antico sito Inca con profonde pozze circolari come quelle dei Maya, è in realtà una miniera abbandonata di oro e rame, nei pressi di Osarizawa, in Giappone.

Le prime attività estrattive nella zona risalgono a circa 1300 anni fa. In epoca moderna è stata sviluppata la miniera, poi chiusa nel 1978.

La zona, che sembra essere piuttosto inquinata. è attualmente di proprietà della Mitsubishi ed è interdetta al pubblico. Ciò nonostante l’autore delle foto, Michael John Grist, è riuscito a intrufolarsi nell’impianto, pagando una multa di 1000 yen.

C’è anche un breve video su You Tube.

From Out of Ruins, dove potete vedere altre immagini.

Fuga da Dubai

È molto interessante e istruttivo osservare gli effetti della crisi mondiale a Dubai. Questo paese ha costruito il grattacielo più alto del mondo (Burj Dubai, di cui abbiamo già parlato) e altri milioni di metri cubi, con l’idea di investire nel mattone i fiumi di petrodollari che affluiscono nelle casse dell’Emirato.

Il punto è che la crisi ha colpito duramente il settore immobiliare e a Dubai la maggior parte degli investimenti è proprio in questo settore. Di conseguenza si sono generati due effetti.

Il primo consiste nel crollo del valore degli investimenti. Fino a qualche anno fa, i prezzi degli appartamenti anche di livello più basso erano in costante crescita. Secondo Il Sole 24 Ore, “quello che nel 2002 nella torre Terrace (Dubai Marina) costava 1.600 euro al metro quadrato è salito a 4.100 nel 2006 e oggi [marzo 2008] vale 6mila euro”.

Ovviamente i prezzi salivano via che ci si avvicinava alle zone più esclusive, fino al mitico Burj Dubai in cui gli appartamenti di lusso venivano proposti a 30.000 euro al m2.
Ora tutti questi prezzi sono calati dal 20 fino al 50%, sbriciolando milioni di dollari di investimenti.

Ma il secondo effetto è stato anche peggio. Quando, nel novembre 2008, le banche hanno chiuso i rubinetti dei finanziamenti, molte imprese sono state costrette a rallentare i piani di costruzione e a licenziare pesantemente. Parecchi progetti di costruzione (per un valore totale di 582 miliardi di dollari) sono stati messi in attesa o cancellati. Fra le perdite, la torre Donald Trump che prometteva di essere “the ultimate in luxury”.

Il fatto è che, sebbene a Dubai non si applichi integralmente la legge islamica, le pene per gli insolventi sono molto dure: si va dritti in galera. Di conseguenza, gli stranieri, che ammontano all’80% della popolazione, mentre solo il 20% è locale, se perdono il lavoro hanno una sola possibilità: trasferire rapidamente i liquidi nel conto di casa e prendere il primo aereo con un biglietto di sola andata. Le rate già pagate del mutuo, quelle del leasing dell’auto, le carte di credito che laggiù hanno un tetto medio mensile intorno ai 50mila euro, tutto è perduto.

Negli ultimi mesi, il sistema di posta elettronica di Dubai era ingolfato di email tipo “New Jaguar – need to sell before the end of the week.”

All’aeroporto, centinaia di auto sono state abbandonate nel giro di poche settimane. La polizia sostiene di averne contate tremila solo negli ultimi mesi (La Stampa). Le chiavi lasciate nel cruscotto, le carte di credito ormai spremute buttate sul sedile e qualche volta, una lettera di scuse nel cassetto. Non che così uno possa liberarsi dai debiti, ma almeno, nel proprio paese, non finisce in galera.

A Dubai, però, c’è anche una maggioranza invisibile di veri perdenti.
Taxi driver dall’Egitto, Yemen e Iraq. Gente del subcontinente indiano che ha fatto per mesi lavori pericolosi nella costruzione degli edifici guadagnando 80 euro al mese. L’ambasciata indiana ha dichiarato di aver rimpatriato almeno 20.000 persone.

Per correttezza, devo anche dire che alcuni siti più o meno ufficiali, smentiscono tutto ciò.

Fonti: New York Times, Guardian, VOA News, Reuters

Loci_

Loci_ is another audio-visual project by Blake Carrington.

“Loci_” is a series of prints generated by a custom sound-to-image visualizer.  Audio field recordings are fed into the system, then manipulated into abstract imagery that brushes against architectural and topographic representation.  The project deals with perceptual analogues to the conversion of audiovisual data, and is motivated by a statement from R. Murray Schafer: “All visual projections of sounds are arbitrary and fictitious”.

The author is currently working on re-writing the Max/MSP/Jitter patch to accommodate a much larger physical scale. The imagery is created in real-time and relies much on feedback loops of matrix data to create the forms. Possible developments for the future include vinyl mural prints and audiovisual performance with widescreen high-definition projection.

Suomenlinna Ornithological Society

At the core of “Suomenlinna Ornithological Society” is the invention of new bird species with electronic birdsongs. The concrete sources of these birdsongs are samples taken from a Suomenlinna museum film about the history of the island. Explosions, cannonball whistles, and grisly vocal narrations are re-shaped into the rhythms, timbres and frequencies of birdsong. This transformation references the Electronic Voice Phenomenon (EVP), a supposedly paranormal occurrence where voices of the dead are heard via electronic technology.

The project has thus far been realized in three different forms:

  1. The Society’s Website archives the invented bird species as well as a number of real species found in Finland. A curious presence can also be detected by the inquisitive visitor.
  2. An “electro concrète” remix of the archive was commissioned by MUU Gallery for their net radio series Audio Autographs. This is an excerpt from the upcoming full-length album titled Ghost Cycle~, to be released under the moniker Suomenlinna Ornithological Society.
  3. Three small audio devices were created with the Arduino board + Waveshield by Adafruit Industries. These devices were placed in trees and gun shafts in the environment, playing the artificial birdsongs.

Project by Blake Carrington
Blake Carrington is an artist based in New York, exploring the interstices of geography and phenomenology. He recently completed residencies at HIAP in Helsinki and Atlantic Center for the Arts with Carsten Nicolai, and received an MFA in the Department of Transmedia at Syracuse University. With his two collaborators in the artist group Avalanche Collective, he co-founded Urban Video Project, a public arts initiative that used the post-industrial landscape of Syracuse as context for multimedia projections. Before coming to New York he lived in Japan for two years, working for the Japan Exchange and Teaching Programme.

View more work at http://blakecarrington.com

Birds

Chiamarla computer art è eccessivo, ma è notevole quello che si può fare con una semplice immagine e per di più senza colori né livelli di grigio, ma in puro e semplice bianco/nero

birds

Sonorità Liquide

Sonorità Liquide è una proposta del gruppo Handmade Music, dedito alla progettazione e costruzione di strumenti elettroacustici e sculture sonore.

Il filmato, che spiega anche il funzionamento delle sculture sonore, si riferisce alla rassegna del 2007, rinnovata, con altre installazioni, pochi giorni fa, il 15 luglio, sempre alla Casa da Música a Porto.

I patch di composizione algoritmica e di sintesi sono sviluppati in Max/MSP mentre i sensori sono stati elaborati basandosi sull’Arduino board. Ideazione e realizzazione di Rui Penha con la collaborazione di Luís Girão.

SOCIAL [net.work music]

logoDrawing influence from both contemporary DJ culture and the Fluxus musicial traditions of artists like Ben Vautier and John Cage, SOCIAL [net.work music] is a new improvised network sound project and performance which utilizes the MySpace Music social network as its core sound library.

Recently, I’ve been interested in the the aural connections created through the MySpace Music social network. By navigating the “Friends Space” link section on each member’s page, reminiscent of web 1.0 webrings, the user can access an interconnected network of each artists influences, friends and label mates, allowing them to discover new artists and different genres of music. Most of the pages feature a jukebox with samples of the musicians work which automatically begin to play once the page has finished loading.

The SOCIAL [net.work music] project and performance begins on my own MySpace Music page. I select at random an artist from my “Friends Space” list and allow the page to load. Once the music begins to play, i select a friend link from that artist’s list and open the page in a new tab. This permits the music to layer over top of the previous track. The process continues until, eventually from the inability to handle the incoming data load, the browser crashes, bringing the composition to an end.

Each performance yields a spontaneous and unique, layered score without the use of  sample preparation, sophisticated hardware or software. All of the resulting audio produced in each performance is unedited and live in the moment. These works can be created  and performed anywhere at anytime with simply a web browser and internet connection. I sculpt the layered audio on my end with a hacked kaoss pad, to add my own color to the sonic collage.

[Jason Sloan]

Jason Sloan is a new media artist, electronic musician, composer and professor at the Maryland Institute College of Art in Baltimore, Maryland.

Go to SOCIAL [net.work music] to listen.

Riappropriarsi di ciò che è vuoto

logoIl 12 Giugno 2009 le ultime TV americane che trasmettevano in analogico hanno spento per sempre i loro trasmettitori, passando al digitale.

Nella stessa data, The End of Television ha acceso i propri trasmettitori diventando l’unica TV analogica attiva negli USA.

Utilizzando un medium praticamente obsoleto, The End of Television ha rilanciato il mai sopito ideale del “broadcast yourself” trasmettendo una rassegna di 22 ore di video realizzati da più di 40 artisti.

The End of Television continua le proprie trasmissioni restando l’unica TV sul territorio americano visibile senza l’apposito decoder.