Libri dal Guggenheim Museum

libriDa questa pagina potete scaricare circa 200 libri d’arte dedicati principalmente all’arte del ‘900, in formato PDF o ePub.

I testi sono stati messi a disposizione dal Guggenheim Museum.

Istruzioni:

  1. cliccate il testo che vi interessa
  2. si apre una pagina in cui potete vedere la copertina e i dati del libro (sotto)
  3. a destra della copertina ci sono due icone: un con 4 frecce (apertura) e una lente (ricerca nel libro)
  4. cliccate l’icona con 4 frecce per avere il libro a finestra intera; qui potete sfogliarlo
  5. subito sopra c’è il bottone PDF/ePub: clicatelo, scegliete il formato e parte il download.
  6. enjoy

Miri Kat

Miri Kat’s debut EP brings ephemeral collages, in turns frenetic and and lyrical, in a unique brand of glitchy grindcore for a post-Internet age. Miri’s hyperactive textures are rooted in original engineering, live-coded from found sounds with open source tools, derived from open ecosystems in both sounds and software. For Establishment, she is producing an original audiovisual edition, pairing her live visual talents with the compositional ones.

The London-based artist self-described as “oriental” in origin has fast become a mainstay of the underground livecoding scene. Her day job is as an engineer of electronic musical instruments, with expertise in music tech, web technologies, hacking, creative coding, algorithmic music, immersive multimedia, and generative visuals.

Album site

Cloud Sequencer

A new work by Ronald van der Meijs.

Notes from the author:

This project is a first start for a new sound research project into the diversity of clouds, sun and wind in order to create a sort of ‘natural sequencer’ for an outside sound installation. This site specific instrument consists out of seven solar powered bass organ pipe units interacting on the brightness of the sun to control the loudness of the sound. In this way passing clouds form a natural sequencer for this installation. Each organ pipe unit is catching the wind with one of the 5 smal sails, controlled by a system of pulley wheels and counter weights for pitching the sound of each organ pipe by a moving valve.

The weather conditions of the island determine how the sounds and its composition evolves as a constant changing requiem for the West Vlieland village which disappeared into the North Sea in 1736. As for this village the installation is completely handed over to the unpredictability of the weather. This plays a major part in the concept of this sound installation; one has to accept the weather conditions in al its appearances. This means that it needs sun, clouds and wind to produce a variety of sounds. So if there is no sun at all there is no sound to produce. What is left in this situation is the sound of nature itself.

The work has been installed on the Dutch island of Vlieland (53°18’02.3″N – 5°05’12.0”E) from July 22th to aug 30th 2017

Author’s blog

Avatar

Avatar is video for a dance performance that conveys the formation of the human body into the avatar on the computer screen while it is inprocess of questionning it . Avatar exposes some occasions such as “loading” and “Disconnected” through its own way, while using the internet .

Avatar, 10 min. ,2009

Visuals: Candas Sisman – csismn.com
Sound design: Mert Kizilay – myspace.com/mertkizilay
Choreography: Yigit Daldikler
Concept: Neylan Ogutveren
Performance: Yigit Daldikler

Tarots Upgrade

L’illustratore italiano Jacopo Rosati ha creato una serie di immagini dei tarocchi ispirate all’esperienza dei social network. Così potrebbe uscire la carta delle Fake News, quella della Cospirazione (tutto è connesso), dell’Hacker Russo (ti becchi un ransomware) o Cinese (ti hanno fregato la password).

tarots upgraded

Bbbbeeeeeeeetttthhhhoooovvvveeeennnn

Nel 2002 il compositore scandinavo Leif Inge ha realizzato digitalmente una espansione temporale della Nona Sinfonia di Beethoven portandola alla durata di 24 ore, senza distorsioni o variazioni di altezza. Considerando che la durata normale della Nona si aggira intorno ai 67 minuti (ma dipende dal direttore: può anche superare i 70′ e arrivare fino a 77’16” nella versione di Kubelik del ’74), si tratta di una espansione di circa 21.5 volte.

Il titolo del brano così ottenuto è 9 Beet Stretch e suona come un continuum sonoro in lenta evoluzione, ma non così lenta da non permettere di percepire cambiamenti in tempi ragionevoli (qualche minuto al massimo, ma generalmente in tempi più brevi). Ovviamente, con questi tempi, la melodia si perde completamente e il tutto si trasforma in una sequenza di accordi, ma è interessante notare come il senso drammatico dell’armonia in gran parte rimanga.

Gli attacchi delle note sono tutti molto graduali perché non si tratta di una esecuzione rallentata, ma di uno stretching del segnale audio, quindi un attacco che in originale dura 1/10 di secondo, nella versione espansa dura 2.15 secondi. La versione utilizzata è una registrazione Naxos diretta da Béla Drahos con la Nicolaus Esterházy Sinfonia e Coro (Naxos 8.553478).

Lo stream si può ascoltare via internet dal sito di riferimento avviando il player. La trasmissione inizia all’ora in cui il sole tramonta a Vienna il 26 Marzo (le 18:16 CET), giorno e ora della morte di Beethoven, e continua 24/7. Di conseguenza, nelle giornate di ora solare, i quattro movimenti hanno i seguenti tempi di inizio (CET = central europe time, cioè il nostro fuso orario)

  • CET 18:16 movement 1 – duration 5½ hours
  • CET 23:43 movement 2 – duration 5 hours
  • CET 04:48 movement 3 – duration 5 hours
  • CET 09:24 movement 4 – duration 8½ hours

Nel periodo di ora legale, dovete aggiungere un’ora.

Reverberation as music

Un cantante all’interno del Battistero di S. Giovanni a Pisa, in Piazza dei Miracoli (quella della famose torre) utilizza le qualità acustiche del luogo per trasformare una melodia monofonica in armonia.

Il Battistero ha un riverbero di circa 15 secondi che fa risuonare ogni nota per un tempo sufficiente ad sovrapporne altre. In tal modo il riverbero assume un significato strutturale nella composizione. Ovviamente questo è solo una dimostrazione dell’acustica del Battistero, ma, come potrete sentire seguendo i link ai post collegati sotto a “potrebbero interessarti anche…), a volte vengono scritti dei brani per sfruttare le qualità di certe architetture.

Un brano scritto proprio per il Battistero di Pisa è Voci della Terra e del Cielo di Ian Costabile che si può ascoltare su You Tube. Esiste anche un brano elettroacustico progettato per il Battistero: SiderisVox di Leonardo Tarabella, eseguito nel 2006. Ne trovate testimonianza qui. Purtroppo non sono riuscito a trovare un estratto audio.

Alcune precisazioni sulle note al video: il turista pensa che quel cantante sia entrato per caso, ma non sa che queste dimostrazioni sono frequenti. In certi periodi dell’anno se ne fa una ogni mezz’ora (nelle pagina di questo video, su You Tube ne trovate parecchie). Inoltre chiama l’effetto “eco”, quando ovviamente si tratta di riverbero.

14&15 Mobile Photographers

14&15 Mobile Photographers is the first international showcase dedicated exclusively to mobile photographers and to their work. We are driven by a great curiosity to explore the new frontiers of digital photography, the mobile photography. For this reason, in 2015 we launched this platform, with the aim of promoting this sector of photography which is growing fast worldwide. We believe that the smartphone is only a tool to take pictures and does not represent anything more than an easy and fast camera. But this smart tool is always with us, ready to record our life in every moment.

1415_1 iPhone with Hipstamatic appPhoto by Scott Strazzante
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Removed

Non stanno giocando a carte. Removed è un progetto del fotografo americano Eric Pickersgill in cui la pervasività del cellulare si evidenzia attraverso la sua assenza. Normalissime immagini di un quotidiano in cui l’oggetto centrale, quello su cui si fissa l’attenzione di tutti, è rimosso e in questo modo la scena appare in tutta la sua assurdità.

Lo stesso Pickersgill commenta

La famiglia che siede accanto a me nel caffé Illium a Troy, NY, è così scollegata. Non si parla molto. Il padre e le due figlie guardano i loro cellulari. La mamma non ne ha uno o sceglie di non usarlo. Fissa fuori dalla finestra, triste e sola, in compagnia della sua famiglia. Papà guarda gli altri ogni tanto per annunciare qualche oscuro pezzo di informazioni trovato on-line. Per due volte parla di un grosso pesce che è stato catturato. Nessuno risponde. Sono addolorato nel vedere una tecnologia creata per l’interazione usata per non interagire. Una cosa del genere non è mai accaduta prima e dubito che abbiamo scalfito la superficie dell’impatto sociale di questa nuova esperienza. Adesso anche la mamma ha tirato fuori il suo telefono…
[trad. mia]

Il sito del progetto Removed è qui, con molte altre immagini.

La tecnologia ha sempre inciso profondamente sulla vita delle persone e sui rapporti sociali. Basti pensare al frigorifero, all’automobile, alla televisione. Ma mai come oggi ci siamo trovati di fronte a qualcosa che incide così duramente sulla comunicazione. È interessante notare come, a causa del (o grazie al) cellulare, le persone non si trovino mentalmente nel luogo in cui sono fisicamente. Ora, è normale che questo accada in certe situazioni. Io passo circa 5/6 ore alla settimana in treno ed è ovvio che, in questo caso, la gente impieghi il tempo leggendo qualcosa, lavorando o, al limite, dormendo, ma con il cellulare, questo accade sempre. Vedo gente che sale in autobus digitando o parlando; continua per tutto il tragitto e prosegue anche quando scende. Si parla o si digita anche mentre si cammina per strada e mentre si guida.

Quello che accade è che questo oggetto e in ultima analisi, internet, ci inseriscono in un flusso continuo di comunicazione che ci astrae dal “qui e ora” inserendoci in una chat room virtuale permanente. E la tecnologia va in questa direzione sviluppando oggetti che tendono a incorporare il flusso direttamente nel nostro corpo, come i google glass, ovvero la realtà aumentata che, se da un lato è molto comoda quando sto cercando un certo negozio in una zona poco conosciuta della città, alla fine ci costringerà ad avere sempre un cellulare acceso davanti agli occhi. E, come alcuni di voi avranno sperimentato, è inutile dire che basta lasciarlo spento o non averlo. Presto sarà praticamente obbligatorio, così come è diventata letteralmente obbligatoria una connessione internet.

L’effetto mi sembra quello di annullare qualsiasi possibilità di restare soli con sé stessi, che invece è una condizione che mi piace. E mi sconvolge il fatto che sembra far paura alla maggior parte della gente…

Outings Project

Outings is a global participative project, initiated by Julien de Casabianca, a French visual artist and filmmaker.

Anyone in their own town can go to their museums, take pictures of portraits with their phones and set them free.

It’s also museums, schools and cities organizing themselves with the inhabitants of their towns.

Eventually it’s exhibitions in museums and galleries of the photographs Julien de Casabianca took of his own Outings and shot all around the world.

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