Google LIFE photo archive

Ultimamente non sembrano esserci grandi iniziative in campo musicale, ma ce sono in quello dell’immagine (comunque domani torneremo alla musica).

Google sta portando sul web l’immenso archivio fotografico di LIFE Magazine. Già 2 milioni di immagini sono online e altri 8 milioni sono in arrivo.

L’arco temporale coperto dall’archivio spazia dalla guerra di secessione americana fino ai nostri giorni e sono quasi tutte immagini di alta qualità e risoluzione elevata (cliccate su questa antica barca sullo Yang-tse).

La pagina di riferimento è qui, ma Google intende inserire l’intero archivio nel proprio motore di ricerca delle immagini.

Film Storici

Parecchi film storici di produzione europea della prima metà del ‘900 sono visibili integralmente online sul sito European Film Gateway. Al momento attuale sono 40.

L’iniziativa è realizzata nell’ambito del progetto Treasures from European Film Archives curato dall’Unione Europea.

Visto il successo che ha avuto un’altra iniziativa analoga, Europeana, di cui abbiamo già parlato, non possiamo che plaudere a queste aperture culturali della UE.

Liu Bolin

Liu Bolin è un artista cinese che ha fatto del mimetismo la propria strategia di approccio al reale: si fonde in modo mirabile con l’ambiente, a volte scomparendo in esso, altre volte diventandone parte.

Now, in the real material world, the world views of different people’s are also different. Each person chooses his/her own way in the process of contacting outside world. I choose to merge myself into the environment. Saying that I am disappeared in the environment, it would be better to say that the environment has licked me up and I can not choose active and passive relationship.

Cliccate le foto qui sotto. Qui potete leggere un’intervista

Zoom!

Questo video è uno zoom di proporzioni epiche in quella zona dell’insieme di Mandelbrot chiamata The Seahorse Valley (la valle dei cavallucci marini) a causa delle codine, simili a quelle delle suddette bestiole, che si formano sulla frontiera dell’insieme.

Industrial Landscapes

Le immagini di archeologia industriale sono fra le mie preferite. In realtà questa non è propriamente archeologia perché queste installazioni sono tuttora attive, ma hanno comunque un certo fascino.

L’autore è Dave Bullock e le trovate sul suo sito.

Fibonacci in Turku

fibonacci

Incredibilmente in Turku (Finlandia) esiste una ciminiera con sopra parte della serie di Fibonacci (cliccate sull’immagine) che, di notte, è illuminata e splende nel buio come l’unica cosa visibile (o quasi).

Si tratta, in realtà di una installazione di Mario Mertz del 1997, il cui titolo è “Fibonacci Sequence 1-55” e il sottotitolo “Metafora della ricerca dell’uomo di ordine e armonia nel caos”.

Ah Pook Is Here

Ah PuchInfine parliamo anche di William S. Burroughs (1914 – 1997), uno degli scrittori che amo di più.

Ah Pook Is Here (trad. È arrivato Ah Pook, SugarCo) era stato progettato in origine (1970) come un libro illustrato sul modello dei superstiti codici maya. L’artista inglese Malcolm Mc Neill doveva disegnare le illustrazioni e Burroughs il testo.

Cominciò ad essere pubblicato con il titolo di The Unspeakable Mr. Hart sotto forma di fumetto sulla rivista Cyclops. Quando Cyclops chiuse, Burroughs e Mc Neill continuarono a sviluppare il progetto che divenne un libro fatto di testo e immagini di circa 120 pagine, alcune delle quali erano solo testo, altre solo immagini e altre ancora miste. In questa versione venne pubblicato nel 1971 da Straight Arrow Books in San Francisco.

In seguito (1973-1975), Mc Neill raggiunse Burroughs in America  per continuare a lavorare al libro, ma nel frattempo Straight Arrow Books chiuse e i due non riuscirono a trovare un editore per quest’opera dal formato così strano di cui alla fine, nel 1978, venne pubblicato il solo testo. La versione italiana è interessante perché contiene anche varie pagine di illustrazioni, sia pure in formato ridotto.

Ah Pook del titolo è una translitterazione di Ah Puch, dio della morte nella cultura Maya e re di Metnal, il nono livello del mondo sotterraneo Xibalba, luogo di oscurità e freddo. L’intero testo è sulla morte e come altri testi di Burroughs, è incredibilmente ricco di idee e suggestioni, tanto da ispirare altri artisti.

Qui, infatti, vediamo un breve film di animazione diretto da Philip Hunt nel 1994 con l’ormai famosissima voce di Burroughs e la musica tratta dall’album “William S. Burroughs – Dead City Radio“, Track 4 – “Ah Pook The Destroyer / Brion Gysin’s All-Purpose Bedtime Story“, composta ed eseguita da John Cale.
Il film rappresenta bene parte dell’universo immaginifico e paranoico di Burroughs ed è stato premiato al Dresden Film Festival 1995 e all’Ottawa International Animation Festival 1994.

Foto a colori nel 1909

immagineNel 1909 le pellicole a colori non esistevano, tuttavia un geniale personaggio chiamato Sergei Mikhailovich Prokudin-Gorskii, in Russia, aveva trovato il modo di riprendere e vedere immagini a colori.

La tecnica era ingegnosa. Fotografava la stessa scena tre volte in rapida successione ponendo davanti all’obiettivo un filtro di un diverso colore primario, rispettivamente rosso, verde e blu (RGB: lo stesso sistema degli attuali monitor). In tal modo otteneva tre immagini nelle quali mancavano rispettivamente il rosso, il verde e il blu, perché assorbiti dal filtro. Ovviamente di trattava di lastre negative in bianco/nero che però erano caratterizzate dall’assenza del contributo di quel colore. Ovvero, nella prima, al posto del rosso risultava bianco e così era nelle altre per il verde e il blu.
A questo punto proiettava le lastre su un muro bianco, sovrapponendole con 3 proiettori davanti ai quali applicava gli stessi filtri, rosso, verde e blu, ricreando, così, l’immagine a colori.

In questo modo otteneva delle splendide immagini, come quella a lato (cliccatela) che oggi sono state ricreate digitalmente a partire dalle sue lastre e sono conservate presso la Library of Congress e visibili su internet.

Il Golem

golem

Molte immagini di robots su Dark Roasted Blend. Alcuni sono veri e in azione, altri sono realizzazioni sperimentali, mentre in altri casi si tratta di creazioni artistiche.

Dalla sinagoga Staronova, il mito del Golem cresce e si moltiplica assumendo mille facce.