Insect Lab

Mike Libby costruisce insetti. Si definisce

a multi-disciplinary artist who makes highly detailed sculptures, models, collages and drawings. Through diverse materials and methodologies, I explore themes of science, nature, fantasy, history and autobiography; highlighting illogical and acute correspondences between the real and unreal. For the past 8 years, alongside my other body of work, I have enjoyed developing the work presented here as Insect Lab.

e sulla nascita di questa passione, afferma

One day I found a dead intact beetle. I then located an old wristwatch, thinking of how the beetle also operated and looked like a little mechanical device and so decided to combine the two. After some time dissecting the beetle and outfitting it with watch parts and gears, I had a nice little sculpture.

insect lab

Sito di riferimento: Insect Lab.

WOW!

Per una volta permettetemi un post un po’ personale…

Questo video l’ho cercato per te. Undici ikebana numerici, dallo 0 al 10, lanciati in uno spazio che è tempo. Sì, la musica è un po’ melensa, ma in fondo non sta male…

Realizzato da wowinctokyo

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Aaron Ristau

Aaron Ristau è uno scultore che lavora con detriti tecnologici di vari tipi. Nel suo sito dichiara:

Technology surrounds us. Products are obsolete within an ever decreasing amount of time, putting an increasing strain on our ability to deal with man made waste. Mans recyclable and manufactured surplus as a sculptors medium lends itself to an infinite variety of possibilities, which creates a whole new genre for sculptors’. By intricately integrating and redefining the purpose of reclaimed components, the completion of a sculpture is a triumph over obsolescence and the reward of creative vision.

Maschere

Essendo carnevale, mi pregio di suggerirvi una di queste maschere steampunk create da bob basset, che suppongo sia il tipo con occhiali che vedete nella prima immagine e che, nonostante il nome, è ucraino.

Particolare attenzione a questa temibile Cthulhu Mask di recente creazione, ma anche le altre sono bellissime e anche più originali. Sono così belle che le metto, impropriamente in “scultura”.

Cthulhu-Mask

Google Earth al Prado

Se ne parla parecchio in questi giorni. Google ha digitalizzato 14 opere del Museo del Prado fra cui capolavori di Rubens, van der Weyden, Velasquez, Bosch, con una risoluzione di 14 gigapixel (14.000 milioni di pixel) e le ha messe in Google Earth dentro una ricostruzione 3D del museo.

Ora, selezionando 3D Buildings fra le opzioni a sinistra (sotto Layers) e scrivendo Museo del Prado è possibile entrare nel museo e vedere queste opere ad altissima risoluzione (cliccate l’immagine).

prado

Nota per l’uso: una volta arrivati al modellino del Prado, non è necessario entrarci materialmente (anche se è possibile). Basta cliccarlo (un solo click, non due) e apparirà una finestra per scegliere l’opera. Poi il software vi porterà dentro. Il video, qui, rende l’idea.

Reciprocity

Alan Jaras (aka “Reciprocity”) captures surreal refraction patterns of light, passing through molded plastic.

These are light refraction patterns or ‘caustics’ formed by a light beam passing through a shaped and textured plastic form. The pattern is captured directly on to 35mm film by removing the camera lens and putting the transparent object in its place. The processed film is digitally scanned for uploading. Please note these are not computer generated images but a true analogue of the way light is refracted by the objects I create.

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Energie!

Energie! è un corto sperimentale di Thorsten Fleisch realizzato nel 2007.

Le immagini sono state ottenute esponendo della carta fotografica alla luce emessa da una scarica elettrica incontrollata a 30000 volts emessa da una bobina di Tesla. Le singole immagini sono state poi organizzate in sequenza.
Quindi, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, si tratta di un prodotto che utilizza una tecnologia quasi obsoleta per creare delle immagini altamente sperimentali.
La musica è di Jens Thiele.

Scritte dal cielo

Quelle che vedete sono probabilmente alcune delle più antiche scritte sulla terra visibili da Google Earth/Maps e si trovano in Russia. Sono state create intervenendo in modo appropriato sulla vegetazione per celebrare anniversari dello stato sovietico e sono vere e proprie opere di land art.

La prima, che recita 100 anni di Lenin è del 1970, mentre le altre, che celebrano i 50 e 60 anni di Russia sovietica, sono del 1967 e 1977. Le dimensioni sono enormi e da terra non ci si rende conto di cosa rappresentano: in base alla scala di Google Maps, per es., la prima è lunga circa 500 m.

Come al solito le immagini sono cliccabili. Andate a vederne altre su English Russia.