FaceOSC

FaceOSC è un tool per Mac che consente di usare l’espressione facciale rilevata da una webcam come MIDI controller. È stato realizzato da Kyle McDonald e si appoggia sul sistema Osculator, nato per collegare vari tipi di controllers a programmi audio e video.

A mio avviso, queste cose sono solo “giochini”, però lo segnalo perché non dubito che qualcuno che ci crede più di me saprà trovare una qualche applicazione interessante.

Ecco quanto riferisce l’autore, con i link da cui scaricare i software (FaceOSC e Osculator), nonché un breve video

FaceOSC is a tool for prototyping face-based interaction. It’s built on non-commercial open source FaceTracker code from Jason Saragih.

FaceOSC comes as an example app with the ofxFaceTracker addon for openFrameworks. You can download an OSX/Win binary at github.

OSCulator is an excellent program for routing OSC and MIDI. Download it at osculator.net/

Some of the “face gestures” (or metrics) are more stable than others. Lighting can also have a huge influence on the stability of your values: even lighting from the front coupled with a dark background can give the best results.

Other demos on Youtube

Cassini

Questo breve video è un montaggio di scene raccolte dalla NASA grazie al sistema di ripresa della sonda Cassini, entrata in orbita intorno a Saturno nel 2004 per studiare il sistema formato dal pianeta e dai suoi satelliti.

Un saggio di psichedelia in bianco e nero.

La musica è tratta da Ghosts I – IV di Nine Inch Nails.

White Box

White Box by Purform

Audio/Video performance for a tryptic of HD video screens and quadraphonic audio

White Box is a work based on a new way of generating A/V compositions in real time and is a new piece in a cycle that began in 2003 with Black Box. This cycle metaphorically transposes, into sound and images, concepts from systems theory related to black, white and grey boxes.

Visuals: Yan Breuleux
Music: Alain Thibault

Programmers: Jean-Sébastien Rousseau, Peter Dines.

The Singing Ringing Tree

Questa scultura sonora, progettata dagli architetti Anna Liu e Mike Tonkin (Tonkin Liu Ltd), si trova in un luogo remoto non lontano dalla città di Burnley, nell’Inghilterra del nord ed è chiamata The Singing Ringing Tree.

Completata nel 2006, è alta circa 3 metri e formata da canne di acciaio galvanizzato che, grazie al vento, possono produrre una sonorità corale che si estende su varie ottave. Il suono, leggermente dissonante, non è casuale. Alcune delle canne, infatti, sono state forate per accordarle.

Non tutte le canne, inoltre, suonano. Parecchie hanno solo una funzione strutturale o estetica.

Ecco un video in cui potete anche ascoltarla.

Tsunami in soggettiva

Questo impressionante video, ritrovato in un’auto, mostra lo tsunami giapponese dal punto di vista del cittadino qualunque.

Yu Muroga è un autista giapponese. Era al lavoro l’11 marzo 2011. Come altre persone in quell’area, non si sentiva minacciato da uno tsunami, essendo abbastanza lontano dalla costa, così, nonostante il terremoto, ha continuato a fare il suo lavoro. Ma si sbagliava.

La telecamera ad alta risoluzione montata sull’auto, lasciata accesa, ha filmato il momento del sisma e il successivo arrivo delle onde…

In realtà, data la diffusione di videocamere in Giappone, i video di questo tipo sono moltissimi. Date un’occhiata anche a questo.

Canti delle balene in tempo reale

whalesong.net è un interessante sito la cui “mission” è quella di promuovere la conservazione e la tutela dell’ambiente sottomarino.

In questa ottica, hanno sviluppato il progetto WhaleSong destinato a diffondere in tempo reale, via internet, le voci delle balene e di altri mammiferi marini mediante il sistema schematizzato nella figura qui sotto.

Si tratta, sostanzialmente, di un microfono sottomarino (idrofono) collegato ad un trasmettitore che invia i segnali raccolti dall’idrofono a un ricevitore piazzato sulla costa. Da cui i segnali vengono instradati nella rete grazie ad un server audio e possono essere ascoltati grazie ad una internet radio raggiungibile dal sito di cui sopra o direttamente da questo link.

Fisicamente, il tutto è piazzato sull’isola di Maui, nelle Hawaii, uno dei più importanti siti di whale-watching del globo.

Naturalmente non sempre è possibile contare sulla presenza di vari mammiferi marini nel sito in quanto questi animali compiono lunghe migrazioni. In questo caso la radio trasmette le registrazioni dell’anno precedente.

Tre mesi dopo

ll Giappone, tre mesi dopo il terremoto. Queste immagini accostate, prese, la prima poco dopo lo tsunami (12/3) e la seconda 20 giorni fa (4/6) a Miyako, mostrano una incredibile trasformazione.

Naturalmente non è andato così ovunque, ma in tutti i luoghi colpiti, eccetto, ovviamente Fukushima, la rimozione dei detriti prosegue a velocità sorprendente (almeno per noi; in effetti, è così che dovrebbe andare in un paese normale).

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