Abjad

Abjad: generare partiture complesse in Python.

Abjad helps composers build up complex pieces of music notation in an iterative and incremental way. Use Abjad to create a symbolic representation of all the notes, rests, staves, tuplets, beams and slurs in any score. Because Abjad extends the Python programming language, you can use Abjad to make systematic changes to your music as you work. And because Abjad wraps the powerful LilyPond music notation package, you can use Abjad to control the typographic details of the symbols on the page.

Questo frammento è tratto da Désordre di Ligeti. Notare la metrica diversa fra le due mani. In realtà, il software capace di scrivere queste figurazioni è LilyPond, perché Abjad genera istruzioni per quest’ultimo.

Noteflight

Noteflight è un tool su web per scrivere musica via browser. In pratica un programma di video-scrittura musicale che risiede su un sito.

Le partiture introdotte possono essere condivise e/o esportate in MusicXML, quindi, poi, possono essere importate nei principali software di questo tipo. L’applicazione è free per l’uso non commerciale e offre una versione più potente, chiamata Crescendo, per l’utilizzo commerciale a $49/anno (o $7.95 per un mese).

Gira con HTML5 quindi i browser lo devono supportare. Secondo loro dovrebbe andare su:

Browser Minimum Version
Google Chrome 21
Safari 5
Internet Explorer 9
Firefox 14
Mobile Safari iOS 6
Android 2.3

Sebbene, dal mio punto di vista, sia sempre meglio tenersi tutto in casa (io diffido anche delle varie clouds), probabilmente è bene che esista una cosa del genere che offre interessanti prospettive per la condivisione e la collaborazione (ma che cosa accade se in due cercano di editare contemporaneamente una partitura, è tutto da vedere).

IMSLP ha riaperto

Come già annunciato, l’International Music Score Library Project, la biblioteca di spartiti musicali di pubblico dominio, ha riaperto i battenti da Luglio.

Già più di 10.000 partiture sono disponibili. Il sito risiede in Canada e segue le leggi locali secondo le quali il copyright decade dopo 50 anni dalla morte dell’autore, mentre in altri stati i termini sono più lunghi (75 anni da noi). Di conseguenza, all’atto del download, è stato aggiunto un disclaimer che avvisa l’utente di questo possibile problema e lo invita a rispettare i termini in vigore nel proprio paese. Speriamo che basti.
Il problema, comunque, si pone solo per gli autori del ‘900.

Ora c’è anche un forum su cui discutere di argomenti musicali.

IMSLP riaprirà

Una buona notizia: l’International Music Score Library Project (IMSLP) riaprirà a Luglio.

IMSLP era uno degli archivi più forniti di partiture ormai prive di copyright per decorrenza dei termini e quindi liberamente scaricabili. Purtroppo i termini di scadenza del copyright non sono uguali in tutti gli stati. In Canada, dove risiede il sito di IMSLP, sono più brevi rispetto agli USA e all’Europa (50 anni dalla morte dell’autore contro i 75 o peggio di molti altri stati).

Di conseguenza, nell’ottobre 2007, Universal Edition aveva minacciato di portare il sito in tribunale per alcune partiture il cui copyright era scaduto in Canada, ma non in Austria.

Era chiaro a tutti che IMSLP aveva ragione e la suddetta minaccia era pretestuosa. Quello della scadenza del copyright è effettivamente un vuoto legislativo causato dall’internazionalità di Internet, ma, finché non sarà colmato, quello che tutti dobbiamo fare è rispettare le leggi in vigore nello stato in cui il sito risiede.
Tuttavia il gestore di IMSLP non aveva i mezzi per affrontare una causa internazionale che, quasi certamente, alla fine avrebbe vinto, ma che, nel frattempo, avrebbe generato un sacco di spese ed era stato costretto a chiudere.

La chiusura di IMSLP era stata vista da tutta la rete come un sopruso, anche perché non era sicuramente la presenza di quattro partiture del ‘900 che avrebbe potuto danneggiare Universal Edition.

Il dato di fatto è che gli editori ricorrono a questi mezzi nel tentativo di conservare il controllo di un mercato che viene effettivamente ridotto dalla stessa esistenza della rete. Il copyright sulle partiture di, per es., J.S. Bach è scaduto in tutto il mondo, tuttavia, fino ad alcuni anni fa, l’unico modo legale che avevamo di procurarcene una era comprarla da chi la stampava e la rivendeva con un certo margine di guadagno per tutta la filiera.
Oggi, invece, basta che qualcuno impagini la suddetta partitura con un qualche software, ne faccia un pdf e lo metta in rete per distribuirla gratuitamente a tutto il mondo.
Questa situazione, però, è senza uscita. Deriva direttamente dai cambiamenti imposti dalla tecnologia. Non è possibile proibire la diffusione di qualcosa che è libero da diritti e gli editori devono rassegnarsi e puntare su prodotti derivati. Per esempio, la stessa partitura, opportunamente commentata e rivista da un qualche esecutore, magari importante, ricade nel copyright. Ecco quindi che l’esistenza della rete può spingere alla creazione di prodotti migliori.

Il caso di IMSLP è di enorme importanza per l’esistenza stessa del concetto di public domain e in sua difesa si sono mosse quasi tutte le associazioni del settore. Forte di questo sostegno, Feldmalher, il gestore di IMSLP, ne ha annunciato la riapertura per Luglio 2008.

Mozart db online

A free Mozart database has been launched on the internet, with 24,000 pages of sheet music incorporating all the composer’s works.
The database also contains more than 8,000 pages of critical commentary, said Ulrich Leisinger, head of research at the International Mozart Foundation.
The site has had more than 1m hits since its launch on Monday. Next summer it hopes to make available 270 letters written by Mozart, some 100 original manuscripts and about 2,000 pages of texts accompanying many vocal works.
From The Guardian

Un grande database che contiene l’opera completa di Mozart (partiture, non audio) è stato messo in linea dall’International Mozard Foundation (Mozarteum).
Il db comprende circa 24.000 pagine di partiture e 8000 pagine di commento critico liberamente consultabili e scaricabili in pdf da questo sito.
Il problema, se ce ne è uno, è che la navigazione è tutta in tedesco, quindi vi diamo una dritta. Per arrivare ai pdf dovete cliccare sull’icona con la “i” (quadratino bianco con la i in rosso che significa inhaltverzeichnis, ovvero indice). Qui si apre un indice in cui accanto a ogni brano c’è la classica icona del pdf.
Entro la prossima estate si spera di mettere in linea anche materiale originale: circa 270 lettere e 100 manoscritti, oltre ad altre 2000 pagine di testi.
Fonte: The Guardian

Musica stampata

Ormai siamo così abituati ai software di notazione tipo Finale che non ci rendiamo conto come veniva prodotta una pagina stampata prima di questi programmi.
Andate a vedere questo video. Il commento è in tedesco, ma potete attivare la traduzione con sottotitoli (cliccate [CC] e scegliete la lingua con la ruotina). Comunque, anche se non si capisce, quello che si vede si capisce benissimo (ma non togliete l’audio).
Notate anche che il tipografo incide la pagina come se fosse allo specchio, per ovvii motivi.
Questo spiega perché un tempo le partiture costassero molto e non spiega perché adesso che il tutto è molto più semplice continuino a costare tanto.

Mutopia

Project Gutenberg, noto anche con l’acronimo PG e in Italia come Progetto Gutenberg, è un’iniziativa avviata da Michael Hart nel 1971 con l’obiettivo di costituire una biblioteca di versioni elettroniche liberamente riproducibili di libri stampati oggi chiamati eBook. I testi disponibili in questa biblioteca libera sono per la maggior parte di pubblico dominio, o in quanto mai coperti da diritto d’autore o da copyright, o in quanto questi vincoli sono caduti. Sono disponibili anche alcuni testi coperti dal copyright ma che hanno ottenuto dagli autori il permesso alla nuova forma di pubblicazione.
Normalmente non ci pensiamo, ma il testo di molti libri, come i classici, è liberamente fotocopiabile perché ormai libero da diritti. Il PG ospita ormai 18000 libri.
Il Progetto Mutopia lavora con lo stesso spirito del PG, ma si occupa di partiture. Ovviamente i testi originali (il cosiddetto ur-text) di compositori come Bach, Mozart, Beethoven e molti altri sono ormai di pubblico dominio e infatti si trovano spesso a basso prezzo senza revisione.
Il Progetto Mutopia raccoglie molte partiture trascritte da volontari mediante il software libero GNU Lilypond, disponibile su Linux e le distribuisce in formati leggibili su qualsiasi sistema come Postscript (.ps) e PDF.

Project Gutenberg Site
Mutopia Project Site